NUOTO
Il campione del mondo Simone Cerasuolo con Simone Palombi e Federico Burdisso nella piscina comunale (foto Corriere dell'Umbria)
Un blitz che ha illuminato le vie del centro e le strutture sportive della città. Il campione mondiale di nuoto nei 50 metri rana, primo italiano nella storia a raggiungere tale titolo, Simone Cerasuolo, 22 anni, è atterrato nella mattina di lunedì 25 agosto tra le vie e le piazze di Gubbio. Il blitz è iniziato nella piscina comunale durante il camp voluto da Simone Palombi, allenatore pluridecorato che ha ormai stabilito la sua base operativa in città.
“Ci conosciamo dal 2023 – spiega l’atleta di Imola -, anno in cui abbiamo condiviso l’esperienza in Nazionale agli Europei di Dublino. Palombi è un grande tecnico, persona dedita al lavoro e molto umile. Proprio come me, per questo mi piace e per questo sono a Gubbio. Ho voluto dargli una mano nel suo camp. E’ una bellissima iniziativa che per il secondo anno si svolge in Umbria. Ho visto che ci sono ragazzi che vengono anche da fuori regione, e questo dimostra il livello del camp. Da parte mia ho mostrato alcuni esercizi nella rana, risposto alle domande dei giovani atleti e, per chiudere, una gara tutti insieme”.
Ma c’è anche l’amicizia con Federico Burdisso, due medaglie olimpiche a Tokyo, che si allena proprio a Gubbio con il maestro Palombi...
“Certamente, ci conosciamo dal 2022, sempre per via della Nazionale. Ed è nata una bella amicizia”.
La trasferta di Gubbio nasce, però, anche da altro ancora...
“La bellezza dei luoghi e l’atmosfera che si respira in Umbria: borghi suggestivi, quiete, poche auto, una realtà dove la gente si conosce. Mi piace molto dove tutti si conoscono, preferisco questi posti alle grandi città. Sono sempre stato affascinato dalle realtà medioevali ma a Gubbio non ero mai stato. E poi devo dire che la piscina di Gubbio è molto bella, accanto ci sono i campi di tennis e lo stadio di calcio. Un complesso che non è facile trovare in giro per l’Italia”.
Che ne pensa della decisione di Palombi di lasciare Roma e trasferirsi a Gubbio?
“Una sfida ambiziosa, lo ammiro, è una scelta di coraggio. Tanto di cappello. Un’iniziativa che può sviluppare un percorso importante e apportare benefici a cittadini e territori, collegando la realtà sportiva con l’economia e le socialità locali. Non solo per Gubbio ma direi per tutta la regione”.
Ma è vero che Cerasuolo ha conosciuto Gubbio in Tv?
“Qui hanno girato Don Matteo per 9 anni e io non mi sono perso nemmeno una puntata. Sono proprio curioso di visitare la piazza, con la mia fidanzata Maria Chiara, dove c’era la caserma dei carabinieri e l’altra dove c’era la canonica. Sono un grande appassionato di questa serie Tv, trasmette tanta tranquillità e serenità”.
Il futuro del neo campione del mondo?
“Mi attende un triennio importante fino alle Olimpiadi. Intanto dal 1 settembre riprendo gli allenamenti, poi c’è l’impegno europeo in vasca corta a dicembre”.
Dopo Singapore come è cambiata la sua vita?
“Sono sempre il ragazzo di prima, quello al quale piace nuotare lontano da occhi indiscreti, anche se ora la pressione e l’aspettativa crescono come è normale che sia, riconoscimento anche dei tanti sacrifici fatti in questi anni”.
Ma, come ha mostrato questo viaggio che oggi prosegue a Spoleto, Assisi e alle Gole del Nera, la gioia di nuotare e di condividere il proprio percorso con una comunità pronta ad accoglierlo, resta la bussola principale. La breve permanenza a Gubbio lascia una traccia concreta: un esempio di come lo sport possa legarsi al tessuto di una città, offrendo opportunità di crescita, formazione e visibilità internazionale. E, soprattutto, rafforzando la storia di un campione che non smette di credere nel potere della dedizione e della collaborazione.
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