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Il mondo del basket italiano piange la perdita di Marco Bonamico, scomparso a 68 anni il 4 agosto all'ospedale Bellaria di Bologna, dove era ricoverato da alcune settimane. Soprannominato il "Marine" per la sua fisicità e tenacia, Bonamico è stato un'icona della Virtus Bologna, un pilastro della Nazionale e una voce indimenticabile nelle telecronache Rai.
Nato a Genova il 18 gennaio 1957, Marco Bonamico, ala di 2,01 metri, ha legato il suo nome alla Virtus Bologna, dove ha militato in più fasi, vincendo due scudetti (1976 e 1984, quello della "stella") e due Coppe Italia. La sua abilità nel tiro da tre punti, una novità negli anni '80, lo ha reso un pioniere, capace di cambiare il gioco con tiri precisi dalla lunga distanza.
La sua carriera non si è fermata a Bologna. Ha vestito le maglie di Fortitudo Bologna, Siena, Milano, Napoli (con la promozione in A1 nel 1988), Forlì e Udine, giocando 15 campionati in Serie A1 e 4 in A2. Con la Nazionale, Bonamico ha conquistato l'argento olimpico a Mosca nel 1980, l'oro europeo a Nantes nel 1983 e 151 presenze con 777 punti. È stato anche top scorer nella finale di Eurolega 1981, persa contro il Maccabi Tel Aviv.
Dopo il ritiro, Bonamico ha portato la sua passione in cabina di commento Rai, spesso accanto a Franco Lauro. La sua voce, diretta e appassionata, ha accompagnato le imprese della Nazionale e le notti NBA: tra queste si ricorda il suo contributo alle telecronache delle Olimpiadi di Atene 2004, quando l'Italia conquistò l’argento. Come dirigente, è stato presidente di Legadue e della GIBA, dimostrando un impegno costante per il basket italiano. Contemporaneamente, si è dedicato all'attività di tour operator, organizzando viaggi negli Stati Uniti che univano il turismo alla pallacanestro. Il compagno di squadra nella Virtus, Mario Martini lo ricorda così con una dedica pubblicata su Facebook: "Ciao Marco ci hai lasciato troppo presto ma rimarrai sempre con noi".
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