Una sola squadra in campo: il Paris Saint German. Inter, un vero incubo (5-0)

PARIS SAINT GERMAN-INTER 5-0

PARIS SAINT GERMAN (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Pacho, Nuno Mendes (33’ st L. Hernandez); Vitinha, Joao Neves (39’ st), Fabian Ruiz (39’ st Mayulu); Doué (21’ st Barcola), Dembélé, Kvaratskhelia (39’ st Ramos). A disp. Safonov, Arnau Tenas, Beraldo, Gonçalo, Lee Kang-In, Mbaye. All. Luis Enrique

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard (9’ st Bisseck, 17’ st Darmian), Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan (17’ st Carlos Augusto), Dimarco (9’ st Zalewski); Lautaro, Thuram. A disp. Di Gennaro, J. Martinez, De Vrij, Zielinski, Arnautovic, Asllani, Taremi. All. S. Inzaghi

Arbitro: István Kovács (Romania)
Reti: 12’ pt Hakimi, 20’ pt e 18’ st Doué; 28’ st Kvaratskhelia, 42’ st Mayulu
Note: ammoniti Zalewsi (I), S. Inzaghi (in panchina, I), Doué (P), Thuram (I), Acerbi (I), Hakimi (P)

Un Paris Saint German praticamente perfetto, un Inter non pervenuta su tutto il fronte. Ne esce una delle finali più a senso unico della storia della Champions, con una vittoria netta e rotonda dei francesi.

AVVIO DA BRIVIDI Il Psg parte forte, che più forte non si può. In campo c’è solo la squadra francese, che pressa i nerazzurri sin nella loro trequarti impedendogli di costruire una qualsivoglia trama di gioco. Al 12’ i transalpini sono già in vantaggio. Douè trova a centro area l’ex di turno Akimi che sottoporta non ha difficoltà a battere Sommer.

La difesa interista aveva alzato la sua linea ad eccezione di Di Marco che, rimasto davanti al proprio portiere, tiene tutti in gioco. Per l’esterno sinistro di Inzaghi è decisamente una serata da dimenticare e se ne accorge al 20’, quando si gira di spalle su un tiro del solito Douè e la traiettoria diventa imparabile per il portiere svizzero.

E l’Inter? Solo su un paio di calci d’angolo, con inzuccate di Acerbi prima e Thuram poi, fa correre qualche brivido al Psg, ma in entrambi i casi la sfera termina al lato e, pià in generale, Donnarumma non è mai chiamato a interventi risolutivi.

SECONDO TEMPO Nella ripresa l’Inter prova a entrare più determinata. Ma di occasione vere e proprie zero carbonella. Fino a quando (18’) ancora Doué firma il 3-0, e la sua doppietta personale, che per la squadra di Inzaghi è in pratica il colpo del ko. Kvaratskhelia, che si invola in contropiede e trafigge di nuovo Sommer, cala il poker. E c’è anche il quinto gol di Mayulu. Un vero incubo per l’Inter.