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CALCIO

Gubbio, effetto Sandreani sulla Primavera: "C'è senso di appartenenza"

Grande pubblico al Barbetti per l'1-0 nella finale d'andata col Catanzaro: "Vogliamo che il sogno continui"

Euro Grilli

11 Maggio 2025, 21:43

Gubbio, effetto Sandreani sulla Primavera: "C'è senso di appartenenza"

Il tecnico della Primavera del Gubbio, Sandreani

La Primavera del Gubbio ha vinto (1-0) la finale di andata contro il Catanzaro (il return match si giocherà sabato 17) giocando una grande partita da squadra. Tatticamente ben disposta in campo ha fatto del possesso palla, dell’attenzione nelle tre fasi (possesso, non possesso e transizione) e di ficcanti geometrie di gioco le armi con le quali ha castigato un avversario fisicamente molto più forte, bene attrezzato dal punto di vista tecnico, che brilla in quanto a individualità, ma a cui manca proprio quella che invece è stata la peculiarità migliore della “Sandreani band”: lo spirito di squadra. “A inizio settimana avevamo parlato un po’ di Davide contro Golia” attacca a dire l’allenatore cantianese, indimenticato capitano del Gubbio. “I ragazzi hanno dimostrato come si possa sopperire a tanti gap con una buona organizzazione tra le varie fasi di gioco. Abbiamo rivissuto un po’ i fasti di un tempo, almeno i miei, in un'atmosfera coinvolgente (oltre 600 persone al Barbetti ndr), trascinante, ed è stato tutto ancora più bello perché in un contesto molto leggero, senza oppressioni e pressioni”.

La squadra si è dimostrata un gruppo incredibile. “Sì, davvero. E anche contro il Catanzaro i ragazzi lo hanno dimostrato sapendo gettare il cuore oltre l’ostacolo e riuscendo a tirare fuori il meglio di loro stessi proprio nei momenti di difficoltà”. Quindi fa una dedica particolare: “La vittoria la dedichiamo oltre che alla gente anche alla memoria di Corrado Cerafischi, indimenticato campione rossoblù, che ho conosciuto e che mi ha insegnato come si diventa bandiera di una città e di una società”. Ora il match di ritorno. “Sarà una partita difficilissima. Ma stiamo vivendo un sogno e vogliamo che continui. Troveremo una squadra forte ma questo non ci spaventa e andremo a giocare a calcio, che è l’unico modo - ripeto - che abbiamo per fermarli”. Quindi conclude con una dichiarazione d’amore: “Gubbio è casa mia, vivere questi momenti di gioia è solo emozione per me e trasmetterli ai ragazzi e convincerli che comunque oltre al campo c’è il senso di appartenenza rappresenta un’altra vittoria che non è solo mia ma anche di Marco Briganti (il tecnico in seconda, ndr). E voglio estendere il mio ringraziamento ai direttori che ci hanno permesso di alzare l’asticella”.

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