Super Pontevecchio, è qui la festa per il grande salto in Eccellenza

La Pontevecchio dopo aver battuto 3-0 al Comunale Degli Ornari il Ponte Felcino, si è ufficialmente assicurata la partecipazione al prossimo campionato di Eccellenza, vincendo la Promozione A con due turni di anticipo e con dieci punti di vantaggio sulla Nuova Alba seconda. Al termine della partita il direttore sportivo Emiliano Spazzoni con un filo di ironia ha punzecchiato le inseguitrici e si è poi complimentato con la sua squadra per il grandissimo risultato conseguito: “Abbiamo capito di poter vincere il campionato dopo la sonora sconfitta in casa con la Nuova Alba, lì ci siamo resi conto di dover essere molto meglio di come eravamo apparsi, ci siamo compattati e siamo riusciti nel girone di ritorno a dimostrare le nostre reali capacità. Ci tengo a ringraziare i ragazzi, so che ora tireranno fuori qualsiasi premio da reclamare per la vittoria del campionato, ma io cercherò di svicolare da ogni richiesta. A parte gli scherzi, ora ci godremo queste due settimane di pausa per festeggiare e poi onoreremo il campionato nelle due partite che mancano”.

GRAMACCIA

Uno degli assoluti protagonisti della cavalcata è stato Stefano Gramaccia, centrocampista ex Trestina che dopo 15 anni di serie D, ha avuto l’umiltà per scendere di due categorie e anche la forza e la determinazione per dimostrare di essere un top player in un campionato come questo. Con le 17 reti segnate Gramaccia ha lanciato al vertice la Pontevecchio, ma il centrocampista goleador ha diviso il merito con tutti i compagni e la società: “Non era facile dopo tutti questi anni tornare qua con questi risultati, ma i miei gol vanno divisi con i miei spettacolari compagni, nella seconda parte del campionato siamo diventati una vera e propria corazzata, giocatori come Federico Depretis si sono sacrificati per aiutare la squadra sacrificando qualche gol e questo dimostra sia l’attaccamento alla maglia, sia la grande volontà che c’era da parte di tutti nel raggiungere questo incredibile risultato”.

CHECCAGLINI

La Pontevecchio negli anni si è sempre contraddistinta per un grandissimo settore giovanile, portando ragazzi anche fra i professionisti. Quest’annata da sogno è segnata anche dai fuoriquota come Qendro e Cesaroni, ma anche da giovani ormai da tempo nelle gerarchie come il difensore Checcaglini: “Descrivere a parole questa vittoria è difficile, io sono di Ponte San Giovanni, gioco qua da 17 anni e ho sul polso tatuato ‘dale Ponte’. Io la Pontevecchio ce l’ho veramente nel cuore, poter festeggiare con i bambini del posto al termine della partita è stato magico. Quello che distingue la Pontevecchio da altre squadre è proprio questo, per noi del posto la squadra rappresenta la comunità, il Degli Ornari è una seconda casa e questo è testimoniato dai nostri tifosi sempre numerosi.

Spero di poter giocare qua tutta la carriera anche perché sono convinto che mai potrei sentirmi a casa da un’altra parte. Quest’anno dal primo giorno ci siamo guardati e ci siamo detti che il nostro obiettivo doveva essere quello di vincere il campionato, non è stato facile chiaramente giocare con questa pressione fin dall’inizio, dopo il gran momento dettato da dieci vittorie e un pareggio nelle prime 11 giocate siamo calati sia dal punto di vista fisico che mentale, dalla sconfitta con la Nuova Alba in poi c’è stato un cambio di rotta, abbiamo toccato il fondo e siamo stati bravissimi a rialzarci, ci siamo compattati e questo ci ha portato a subire un solo gol nelle ultime 11 partite e poi chiaramente a vincere questo campionato da sogno”.