Il Trofeo Fagioli fa 60, show a Gubbio con Jimmy Ghione

Passione e amicizia. Sono gli ingredienti che animano da sempre gli organizzatori del Trofeo Luigi Fagioli, puntualmente emersi nella serata (300 invitati) al Narciso Club, primo atto dei festeggiamenti per i 60 anni della manifestazione motoristica eugubina. In tanti sono saliti sul palco accanto a Fabrizio Fondacci, neo presidente del Ceca (Comitato eugubino corse automobilistiche) e deus ex machina del partecipato ritrovo a Cipolleto dove, inevitabile, si è aperto il ricco libro dei ricordi. Ma il filo conduttore di tutti gli interventi è stato sempre lo stesso: il legame, fortissimo, tra tutti i componenti del comitato e la grande passione per i motori che ha permesso di superare anche i momenti difficili in questi primi 60 anni di storia. “Sono veramente tanti – ha ricordato Ruggero Campi, presidente Aci Perugia -, io sono qui per imparare da voi”, aggiungendo poi come il Trofeo Fagioli sia una delle tre eccellenza umbre insieme all’autodromo di Magione e alla cronoscalata di Orvieto: “Per questo vanno messe a sistema”, ha concluso.

Non sono mancati i momenti di commozione, soprattutto quando il ricordo è andato a chi ha dato tanto alla manifestazione ma oggi non c’è più. Ecco, allora, applausi ripetuti per figure storiche del trofeo come Raimondo Saldi e Mauro Rampini, le cui gesta lungo i tornanti del Bottaccione sono state ricordate dai figli Cristiana e Giovanni.

Ma la serata ha vissuto anche di momenti più leggeri e goliardici, soprattutto quando al timone di comando è salito Jimmy Ghione, volto noto di Striscia la Notizia. Il popolare show man è anche un grande appassionato delle 4 ruote e ha garantito la sua presenza a Gubbio ad agosto per la 60esima edizione della cronoscalata che conduce a Madonna della Cima. E’ stato lui a chiamare, sul palco del Narciso, Antonella e Fernando Barbetti, figli di Angelo e Pietro ai quali è dedicato il celebre memorial che precede la gara domenicale: “Sì, sono un grande appassionato di Ferrari – ha detto Fernando Barbetti sollecitato da Ghione -, la mia è autenticata dalla firma di Renè Arnoux e la uso nel week end. La nostra famiglia è molto legata a questa manifestazione, perché è animata dallo spirito giusto e dalla grande passione che muove gli organizzatori. E così dovrà essere per sempre”. Concetto riproposto da Antonella Barbetti che ha poi parlato dei suoi ricordi legati al Trofeo: “Vedevamo la gara da un prato sopra la strada con mio padre che era sempre in tensione perché spesso correva lo zio Pietro e voleva che tutto filasse sempre per il verso giusto”. Poi la battuta che ha strappato gli applausi della sala: “Io la Ferrari? No, preferisco la Panda, così faccio tutti i giorni”.

E goliardico è stato pure l’approccio con i presidenti del Ceca che si sono susseguiti in questi 60 anni: “Mi chiamavano il presidente operaio”, ha esordito Daniele Palazzari “perché andavo in giro con l’apetto lungo il percorso della gara a fare qualsiasi tipo di lavoro”. Con lui Loris Ghigi, Luca Uccellani, Andrea Brunetti e il più giovane di tutti, Alessandro Fiorucci. “Ad agosto porteremmo a Gubbio anche tutti i vincitori della nostra gara, dagli inizi a oggi”, ha annunciato Fabrizio Fondacci attuale numero 1 del comitato subito dopo i saluti istituzionali (presenti il vice sindaco di Gubbio, Gagliardi, e i consiglieri regionali Letizia Michelini e Roberto Morroni) e quelli in video di Ettore Bassi, molto legato alla kermesse eugubina, Renè Arnoux e Simone Faggioli, che il trofeo ha conquistato (record dei record) per 13 volte. Poi la sorpresa con il nuovo logo del Fagioli realizzato da Filippo Manuali a precedere il saluto finale: Jimmy Ghione, Striscia la Notizia, Gubbio.