CALCIO
Josko Jelicic e Rino Gattuso
Rino Gattuso su tutte le furie in diretta nella tv croata. L'allenatore italiano ha subito un pesante ko per 3-0, il suo Hajduk Spalato - nella 26esima giornata del massimo campionato croato - è caduto nello scontro diretto sul campo del Rijeka, scivolando così al secondo posto in classifica restando fermo a 48 punti, a -2 dalla nuova capolista.
Things got heated between Joško Jeličić and Gennaro Gattuso after the match. pic.twitter.com/NZEd6Qe04x
— Croatian Football (@CroatiaFooty) March 16, 2025
Gattuso, una volta arrivato nello studio di Max Sport 1, dopo aver salutato i conduttori del programma si è rifiutato di stringere la mano a Josko Jelicic. "Non ti stringo la mano perché tu parli troppo, hai poco rispetto per le persone nonostante sei stato calciatore e dovresti conoscere molto bene la situazione. Parli troppo male e non ti rispetto" puntando il dito verso l'ex giocatore, ora opinionista. Jelicic ribatte dicendo all'allenatore di "Non usare la mano". E il tecnico replica: "E' il mio stile. Parla di calcio, faccia a faccia, se tu rimani qui non parlerò più in televisione. Quando parli sembra che hai vinto tutto, non hai rispetto".
Classe 1971, esordisce tra i professionisti nel 1987 con la maglia dell'Hajduk Spalato, maglia con cui brilla segnando 38 goal in 158 partite. Nel 1993 si trasferisce alla Dinamo Zagabria. Viste le sue ottime prestazioni in patria, nel gennaio del 1996 si trasferisce in Spagna al Siviglia. Arrivato come giocatore dal gran potenziale, delude le aspettative giocando appena 23 partite (con 2 goal segnati) in un anno e mezzo con il club andaluso, che nell'estate del '97 lo rispedisce alla Dinamo Zagabria. La sua seconda militanza nel club della capitale croata è durata 5 anni, al termine del quale si trasferisce in Corea del Sud ai Pohang Steelers. Qui rimane pochi mesi, visto che il 1° gennaio 2003 torna nuovamente in Croazia, questa volta nelle file dell'NK Zagabria, in cui ha militato per 6 mesi, senza mai giocare un minuto e per poi ritirarsi nell'estate 2003.
In carriera ha giocato una partita con la Nazionale croata il 5 luglio 1992 in occasione dell'amichevole persa per 1-0 contro l'Australia, partendo titolare e prendendo un rosso diretto al 65º minuto. È stato il primo giocatore della storia della nazionale a prendere un cartellino rosso.
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