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Venerdì a Norcia

Castagner, il Miracolo Perugia, Scirea, Nereo Rocco e il premio nazionale a Chicco Evani

Luca Mercadini

26 Febbraio 2025, 14:40

Ilario Castagner

Venerdì a Norcia il premio nazionale Ilario Castagner

Venerdì Norcia ospiterà la seconda edizione del premio nazionale Ilario Castagner scomparso il 18 febbraio 2023 a 82 anni. La manifestazione rende omaggio a un grande tecnico del calcio italiano. Castagner è stato l’allenatore più giovane a sedersi su una panchina di serie A e B (a 33 anni con il Perugia) e il primo tecnico a chiudere imbattuto il massimo campionato (con il Grifo dei Miracoli nella stagione 1978-79). Con lui le televisioni scoprirono per la prima volta la “seconda voce”. Terminata la carriera di allenatore nel 1999 tutta Italia l’ha conosciuto e subito apprezzato anche nelle vesti di commentatore. Puntuale e preciso, mai una parola fuori posto. Spiegava le azioni, i cambi di gioco e la tattica rendendo tutti partecipi. Una rivoluzione culturale che lo portò successivamente da Tele Montecarlo alle reti Mediaset di Berlusconi. Con Castagner in Tv ogni sportivo ne usciva arricchito. Ogni movimento in campo trovava la sua spiegazione. Mai urlata o esagerata come avviene sempre di più oggi, ma sempre pacata e meditata.

Ilario Castagner è nato allenatore. Già da giocatore si intravedevano in lui le giuste doti tecniche, gestionali e organizzative. E così a 28 anni aveva già attaccato le scarpette al chiodo. A Bergamo le prime esperienze con le giovanili dell’Atalanta. Tra le sue mani matura e cresce Gaetano Scirea, mentre Giulio Corsini e Corrado Viciani (i tecnici della Dea) si fidano ciecamente di lui. Lo mandano in giro per l’Italia in cerca di talenti e a osservare le squadre avversarie. Nereo Rocco, il Paron, lo incorona in casa atalantina dopo aver assistito a una gara della sua squadra giovanile: “Farà strada”. E quando arriva la chiamata del Perugia, in serie B, nel 1974, Ilario Castagner sa già tutto. Le conoscenze maturate su e giù per l’Italia lo portano a suggerire i giusti acquisti. Arrivano Curi, Vannini, Scarpa, Sollier, Nappi e tanti altri. Non li conosceva nessuno. Tranne lui e Ramaccioni. Inizia un ciclo incredibile con il più giovane allenatore italiano. Il 21 giugno 1975 il Perugia per la prima volta è in serie A, quattro anni più tardi arriva secondo senza perdere una partita.

Intanto, Castagner allena anche i giornalisti. A fine allenamento li porta nello spogliatoio. E’ uno spasso starlo ad ascoltare mentre spiega alla lavagna. Le stesse parole che dice ai giocatori le rivolge alla stampa. Un’altra rivoluzione culturale, oltre che piacere allo stato puro. Maestro in campo, in panchina, nello spogliatoio e in Tv. Venerdì a Norcia, dove amava andare spesso, il ricordo di  Castagner con il premio nazionale assegnato a Chicco Evani suo allievo al Milan.

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