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Cessione del Perugia, scontro totale tra Faroni e Santopadre

Fideiussioni, debiti e importo della seconda rata per l'acquisto del club: battaglia tra nuova e vecchia proprietà

Carlo Forciniti

28 Dicembre 2024, 08:09

Cessione del Perugia, scontro totale tra Faroni e Santopadre

Faroni e Santopadre in una immagine durante la trattativa della scorsa estate

La querelle tra il Perugia della nuova proprietà argentina e l’ex patron Massimiliano Santopadre vive un nuovo, acceso, capitolo. Che riguarda anche ma non solo il pagamento della seconda rata inerente l’acquisto della società. E che potrebbe avere strascichi in tribunale. Ma andiamo con ordine. Il 29 dicembre è fissata la scadenza per la liquidazione della seconda rata (di 500.000 euro, ndr) per l’acquisto della società che lo scorso 7 settembre era passata da Santopadre a Javier Faroni. Nel primo pomeriggio di venerdì la questione sembra definita quando tramite una nota il club di Pian di Massiano annuncia: “Si comunica che in data 27/12/2024 è stata pagata la seconda rata del prezzo di acquisizione delle azioni di Perugia Calcio SRL, attraverso le modalità previste contrattualmente al momento dell’acquisto. Ancora una volta la nuova gestione societaria dimostra il suo costante impegno nel continuare a costruire un Perugia equilibrato, solido, in costante crescita e nel rispetto dei propri obblighi. Forza Grifo!”. A stretto giro di posta arriva la replica di Santopadre che dà la propria versione dei fatti. “Leggo con sconcerto il tendenzioso comunicato dell’A.C. Perugia Calcio. Il bonifico è stato effettuato per un importo parziale, decurtato di importi che pur erano presenti nel bilancio allegato al contratto per costituirne parte integrante”. Ma c’è anche altro. “Per di più, sino ad oggi non ho ancora avuto alcuna notizia circa la sostituzione (che avrebbe dovuto avvenire entro il 30 settembre 2024) delle fideiussioni da rilasciare. Anche a tale riguardo - aggiunge Santopadre - il capzioso comunicato nulla dice. A questo punto - chiosa l’ex presidente del Grifo attraverso una nota - è inevitabile il contenzioso al quale speravo di non dover dare avvio”. La divergenza di vedute verte sulle fideiussioni, sulla situazione debitoria del Perugia Calcio e dunque sull’importo della rata versata venerdì 27 dalla nuova proprietà (di circa 280.000 euro, ndr) che Santopadre contesta. In relazione a quanto espresso dall’ex patron, dal club biancorosso fanno sapere che i pagamenti sarebbero stati effettuati escludendo i nuovi debiti emersi che per contratto devono essere scontati, e che per quanto riguarda le fideiussioni si sarebbe già tutto risolto. A questo punto, per il subentro ci sarebbero probabilmente solo da attendere i tempi tecnici relativi all’espletamento delle pratiche burocratiche. Inoltre, dal Perugia trapela che la causa sarebbe stata avviata dalla nuova proprietà e non dal vecchio patron. Nelle scorse settimane, tra le parti non erano mancati i confronti così come non erano venute meno diffide e solleciti. Ad inizio dicembre, quello indirizzato da Santopadre alla nuova proprietà proprio in relazione alla sostituzione delle fideiussioni, cui la nuova proprietà avrebbe replicato con un’altra comunicazione formale per evidenziare nuovi presunti debiti che non erano emersi durante la trattativa. Ora un nuovo capitolo. Le prossime tappe, in tribunale?

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