CALCIO SERIE C
Il presidente del Perugia, Javier Faroni (foto Belfiore)
Da settimane sono ai ferri corti vecchia e nuova proprietà del Perugia. E la situazione potrebbe diventare ancor più complessa a Capodanno. Nei giorni scorsi l’ex presidente Santopadre ha inviato una diffida all’attuale patron Faroni per chiedere la sostituzione della fidejussione da 1,2 milioni, presentata in estate come garanzia per l’iscrizione della squadra alla Lega Pro. La procedura, da accordi contrattuali nell’atto di compravendita del club, doveva essere completata entro il 30 settembre scorso. La proprietà argentina ha temporeggiato e non ha dato seguito nemmeno al sollecito ricevuto a inizio dicembre. Anzi, avrebbe replicato con un’altra comunicazione formale per evidenziare nuovi debiti che non erano emersi durante la trattativa.
Sul fronte opposto invece si lamenta il mancato pagamento dell’abbigliamento sportivo e della merce dello store, tutto marchiato Frankie Garage; inoltre la fidejussione ha costi mensili, di gestione bancaria, che sta continuando a sostenere Santopadre. E, all’orizzonte, c’è la scadenza principe della querelle: il 29 dicembre infatti Faroni è chiamato a liquidare la seconda rata per l’acquisto della società. Non è escluso quindi che la battaglia legale già in atto possa inasprissi ulteriormente con l’arrivo del 2025.
Domenico Cantarini
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