Ternana, respinto il ricorso per il -2 della penalizzazione. Ma la società non molla

Niente da fare. La Ternana non si smuove dai 39 punti finora conquistati, che in realtà sarebbero 41 se non fosse stata penalizzata di 2 punti a causa dei ritardi nei pagamenti dei contributi da parte della vecchia società, quella presieduta da Nicola Guida. Ieri, infatti, è arrivato il pronunciamento della Corte Federale d’Appello che - si legge nella nota poi diffusa - "a Sezioni Unite, presieduta da Mario Luigi Torsello, ha respinto il ricorso della Ternana Calcio (Girone B di Serie C) avverso la sanzione della penalizzazione di 2 punti in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva”.

“La società - si legge ancora - era stata deferita su segnalazione della Co.Vi.So.C. per il mancato versamento, entro il termine del 16 settembre 2024, delle ritenute Irpef relative alle mensilità di maggio e giugno 2024 riguardanti gli emolumenti dovuti ai tesserati, ai dipendenti e ai collaboratori addetti al settore sportivo con contratti ratificati dalla competente Lega”. L'attuale proprietà (nelle foto il presidente, Stefano D'Alessandro), aveva presentato ricorso, evidenziando che non appena si era insediata aveva immediatamente provveduto a saldare quanto dovuto. Evidentemente, però, questa azione non è stata ritenuta sufficiente per "sanare" anche da un punto di vista della giustizia sportiva la precedente inadempienza.

Appena si è diffusa la notizia del no al ricorso, a stretto giro è intervenuto il presidente D'Alessandro: "Con rammarico, e nonostante la situazione sia stata ereditata dalla precedente proprietà - ha scritto sui canali social del club - apprendiamo del rigetto da parte della Corte Federale d’Appello circa il reclamo presentato sui 2 punti di penalizzazione subìti in classifica. Ora attendiamo i dieci giorni necessari per conoscere le motivazioni del rigetto stesso e, subito dopo, essendo certi della validità delle nostre argomentazioni, ricorreremo al Collegio di Garanzia della Sport, presso il Coni”.