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Rissa in campo con i tifosi: ko a tavolino, multe e gare a porte chiuse

Tommaso Ricci

04 Dicembre 2024, 20:51

Rissa in campo con i tifosi: ko a tavolino, multe e gare a porte chiuse

Un'espulsione

In Seconda categoria girone B, in merito alla rissa scatenatasi durante la partita (poi sospesa) Madonna Alta Ferro di Cavallo-Pol.Pen. Spoleto, rissa alla quale hanno partecipato anche gli spettatori scesi in campo - ricordiamolo, privo di barriere – tra cui alcuni che provavano a strozzare dei calciatori sorprendendoli alle spalle, il giudice sportivo ha deciso il ko a tavolino per le due squadre, la multa di 800 euro per il Madonna Alta Ferro di Cavallo e di 400 per gli spoletini, l’obbligo di porte chiuse nelle prossime due gare interne dei perugini e la squalifica fino al 30 giugno 2025 per il dirigente spoletino Paolo Catoni “in quanto durante la rissa verificatasi nel corso della gara – si legge nel comunicato della Federcalcio umbra - avvicinava l'arbitro e lo spingeva con forza con atteggiamento fortemente irriguardoso, facendogli fare dei passi all'indietro per evitare di cadere, per ben quattro volte”.

Sette gare di stop a un giocatore della Taulantet “in quanto – si legge ancora - si rendeva particolarmente attivo nella rissa scoppiata al termine della gara colpendo con calci e pugni gli avversari; quindi nonostante l'arbitro lo avesse fermato e gli avesse gridando di andare nello spogliatoio, egli si allontanava di soli due metri per poi ritornare nella rissa continuando a colpire con calci e pugni i calciatori avversari”.

Sei giornate di squalifica invece per un giocatore del Norcia 480 “perché, dopo aver preso parte alla rissa generatasi al termine della gara ed essere stato colpito dagli avversari, brandiva un pezzo di una staccionata che si trovava ai margine della recinzione dello stadio cercando di colpire i calciatori ospiti, ma veniva fermato prima di raggiungere l’intento”.

PRIMA CATEGORIA

Un dirigente del Montecastello Vibio fermato fino al 31 maggio 2025 “in quanto al termine della gara insultava ripetutamente e pesantemente l’arbitro, minacciandolo più volte di morte e bestemmiando, seguendo l’arbitro assieme all’allenatore e ad un calciatore (quest'ultimo fino al termine del terreno di gioco) fino agli spogliatoi sempre a suon di minacce ed insulti”.

UNDER 17 A2

Dodici gare di stop a un giocatore della Baldaccio Bruni “in quanto dopo essere stato espulso dal terreno di gioco durante la gara, si rivolgeva ad un calciatore della squadra avversaria, pronunciando nei suoi confronti gravi offese di carattere razzista”.

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