IL PERSONAGGIO
Tathiana Garbin in festa a Malaga
Sul successo dell’Italtennis femminile nella Billie Jean King Cup c’è indelebile la firma di Tathiana Garbin, capitano della squadra dal 2016. L’ex tennista veneta classe 1977 ha trovato alla guida della squadra italiana una seconda giovinezza e a Malaga, al termine della finale vinta per 2-0 contro la Slovacchia, si è lasciata andare alla festa insieme a Jasmine Paolini e compagne. E’ il quinto successo per le azzurre nella competizione (l’ultimo era arrivato ben 11 anni fa), nel cui albo d’oro raggiungono Spagna e Russia.
LA CARRIERA
Da giocatrice, Garbin ha conquistato un torneo del circuito maggiore in singolare e ben 11 in doppio. Nei tornei del Grande Slam ha raggiunto gli ottavi di finale al Roland Garros in singolare nel 2007, i quarti di finale sempre nello Slam francese in doppio misto nel 2010 e i quarti a Wimbledon in doppio nel 2009. Il best ranking Wta? La 22esima posizione in singolare (raggiunta il 21 maggio 2007) e la 25esima in doppio. Dopo il ritiro, ha iniziato ad allenare e nel 2011 entra nello staff di tecnici della Federtennis. Dal 2016 è capitano dell’Italia in fed Cup al posto di Corrado Barazzutti.
LA MALATTIA
Dal 2017 è testimonial di campagne di sensibilizzazione sulle emozioni di chi affronta percorsi oncologici come ha fatto lei stessa. Garbin ha infatti vinto la sua personale battaglia contro il tumore, uno pseudomixoma peritoneo, il tumore che si origina dall’appendice, sconfitto dopo due operazioni. “Quando me lo hanno – ha dichiarato al Corriere della Sera - ero pronta: mentalmente e fisicamente. Sono tornata in campo per il match della vita, voglio essere d’esempio per le mie giocatrici. L’esempio è fondamentale. Con il successo in questa BJK Cup ho conquistato quello che desideravo, in questo momento sarebbe veramente il momento giusto per lasciare”. Ma le sue ragazze vogliono farla recedere dall’intento.
LA VITA PRIVATA
E’ sposata con la moglie Ylenia, questo è quanto si sa della vita privata di Garbin, è stata lei stessa a parlarne durante le recenti interviste, soprattutto in relazione alla fase difficile della malattia. “Mia moglie Ylenia è la persona che è rimasta sempre con me anche nei momenti più difficili. Sono state settimane difficilissime, ma può succedere: asportato il peritoneo, le aderenze a livello intestinale possono occludere l’intestino. Ho risolto senza necessità di una terza operazione, mi considero fortunata. Prima del secondo intervento le mie giocatrici sono venute a trovarmi a Pisa con una nostra foto incorniciata: non ho smesso di guardarla un attimo” ha detto ancora al Corriere della Sera. Ed è andata bene.
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