ATLETICA
Lo sport in generale non è solo agonismo puro, ed il podismo non fa eccezione, nella corsa fatta per sola passione, senza guardare il cronometro, il piazzamento, vissuta come momento di libertà e di piacere si può trovare nutrimento per corpo e spirito: e il correre ti porta anche a sognare, magari di partecipare alla Maratona di New York, la più iconica del mondo, e in questo caso il sogno si è avverato proprio domenica 3 novembre quando tre amiche, Milena Belli, 60 anni, e sua figlia Eleonora, 36 anni, entrambe tesserate per l’Atletica Il Colle, insieme ad Annarita Angeloni, 65enne facente parte dell’A.P. Ponte Felcino, hanno preso il via dal ponte Da Verrazzano insieme agli altri 54.000 maratoneti, di cui 2.443 italiani (seconda nazione più rappresentata dopo gli Usa) e tra loro anche tanti umbri, per realizzare quel sogno a lungo coltivato, arrivare a tagliare il traguardo di Central Park al termine dei 42,195 chilometri attraverso i cinque quartieri della Grande Mela, in successione Staten Island, Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan. Per Milena Belli, che della corsa ha fatto il suo sport praticamente dal 2017 anno del suo primo tesseramento, quella di New York è stata la terza maratona della carriera dopo quella di Ravenna nel 2019 e Assisi nel 2023, mentre per sua figlia Eleonora, che la corsa l’ha scoperta solamente da poco più di un anno e mezzo, e subito con l’idea di New York fissa in testa, si è trattato dell’esordio sulla classica distanza: e il traguardo l’hanno tagliato con il sorriso sulle labbra, Milena in 6 ore 6 minuti 20 secondi, più velocemente Eleonora che ha chiuso in 4.10.51. Più esperta la terza protagonista, Annarita Angeloni, una carriera podistica che dura da ben quarantacinque anni e che fa di lei una delle runners di più lungo corso del panorama podistico umbro con già ventisei maratone alle spalle, l’ultima corsa cinque anni fa: questa di New York l’ha portata a termine con il tempo di 5 ore 49 minuti 16 secondi. Ma al di là del tempo cronometrico e del piazzamento, per tutte e tre la maratona americana è stata una fantastica esperienza, una emozione lunga 42 chilometri che si porteranno dentro per sempre, con il pubblico assiepato a bordo strada che trascina letteralmente con i suoi incitamenti, energia allo stato puro: per Milena, Eleonora ed Annarita ha significato la realizzazione di un sogno, la consapevolezza che con determinazione, costanza e passione si può raggiungere ogni risultato come tagliare il traguardo della NYCM, in quella corsa, la maratona, che non è solamente una prova fisica, ma anche una sorta di viaggio interiore che spinge a confrontarsi con i propri limiti.
Luca Uccellini
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