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Dice all'arbitro "non torni vivo a casa" : maxi squalifica

Tommaso Ricci

06 Novembre 2024, 20:56

Dice all'arbitro "non torni vivo a casa" : maxi squalifica

Un cartellino rosso

Le principali decisioni del giudice sportivo relative alle gare del weekend scorso.


ECCELLENZA Ammenda di 800 euro al Bastia “per comportamento offensivo e minaccioso del pubblico nei confronti della terna arbitrale durante e al termine della gara. In particolare, durante l’intervallo persona, presente indebitamente nel recinto spogliatoi, rivolgeva frasi intimidatorie, ingiuriose e minacciose nei confronti dell’arbitro e impediva l’ingresso della terna arbitrale nel proprio spogliatoio. Inoltre, mentre si apprestava a lasciare l’impianto di gioco a bordo di un’autovettura, la terna arbitrale veniva circondata da alcuni individui, istigati dal citato personaggio, che reiteravano ingiurie e minacce nei confronti dell’arbitro e degli assistenti e uno di costoro colpiva il finestrino dell’auto con tre forti pugni”.


PROMOZIONE Ammenda di 350 euro al Todi “per comportamento offensivo - si legge ancora - del pubblico nei confronti di un assistente dell'arbitro il quale veniva attinto con del liquido”.


PRIMA CATEGORIA Otto gare di squalifica a Toretti del Montefranco perché “espulso per veementi proteste nei confronti dell’arbitro - si legge ancora -, successivamente rivolgeva numerosi epiteti ingiuriosi e minacciosi nei suoi confronti. Ritardava volontariamente l’uscita dal terreno di gioco. Al termine della gara rientrava nel recinto di gioco e reiterava proteste e frasi irriguardose nei confronti dell’arbitro”. Quattro gare a un giocatore del Castello delle Forme “per aver colpito con una testata alla fronte un calciatore della squadra avversaria”.


SECONDA CATEGORIA Otto gare di stop a un giocatore del Branca “in quanto al termine della gara minacciava l’arbitro dicendogli che non sarebbe tornato a casa vivo e veniva trattenuto a forza dai dirigenti della società; l’arbitro non mostrava il cartellino al giocatore per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente ma il giocatore stesso doveva considerarsi espulso”

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