Attualità
Una seduta del Consiglio comunale di Spoleto
A Spoleto tutti i consiglieri di opposizione hanno inviato “una segnalazione sull’applicazione dei principi contabili da parte del Comune” al presidente della Sezione di controllo della Corte dei conti dell’Umbria Paolo Peluffo e al prefetto Francesco Zito.
Nel documento inviato il 24 dicembre i dieci di opposizione mettono formalmente sul tavolo alcune questioni emerse con le ultime variazioni di bilancio, a cominciare dai rapporti economici dell’ente con la partecipata Ase (azienda servizi) e Tpl mobilità scarl (mobilità e parcheggi di struttura), chiedendo le “dovute valutazioni e, se necessario, l’adozione delle azioni conseguenti”.
In particolare, la segnalazione delle opposizioni è articolata in 44 punti e partono dall’assunto che “le variazioni urgenti al bilancio di previsione 2025-2027 ratificate dal consiglio il 6 novembre scorso non appaiono motivate - da effettive ragioni di urgenza, ma da previsioni sottostimate su capitoli relativi a contratti già in essere e non coperti finanziariamente”.
In questo senso, alla Corte dei conti e alla Prefettura viene indicato che “nel previsionale 2025 è emersa una carenza di risorse necessaria alla copertura finanziaria dei servizi manutentivi affidati ad Ase”, ossia “non risultavano stanziate le somme occorrenti per garantire l’esecuzione del contratto di Global service in essere” tra le parti.
In questo quadro, i dieci di opposizione paventano presunti “contrasti coi principi di armonizzazione contabile introdotti nel 2011”, tanto che a loro dire una partita tra l’ente e Ase da circa 108 mila euro “avrebbe dovuto essere gestita come un debito fuori bilancio e non come una passività pregressa”.
Alla Corte dei conti e Prefettura è stato inoltre sottolineato “l’utilizzo del fondo di riserva per 80 mila euro al fine di coprire spese di manutenzione ordinaria note da mesi” e pure “la palese errata valutazione nella previsione dei proventi da concessioni edilizie, ridotta di circa un terzo”.
Nel mirino anche la contabilizzazione delle due tranche di pagamento per complessivi 472 mila euro in favore di Tpl mobilità su cui i dieci di opposizione ipotizzano, da una parte, “un ricorso improprio ai nuovi principi di contabilità Accrual” e, dall’altra, sostengono che “l’uso ibrido tra nuove e ordinarie regole contabili non è previsto né legittimo e potrebbe configurare responsabilità erariali”.
I consiglieri segnalano anche la questione di Agenda urbana, nella parte in cui il “parere contabile è favorevole limitatamente al finanziamento regionale”, mentre l’operazione richiede anche “un cofinanziamento obbligatorio da parte del Comune”.
Infine, le opposizioni chiedono “una verifica approfondita” sugli “emendamenti al bilancio approvati all’unanimità dal consiglio comunale nel febbraio scorso che non risultano né finanziati né attuati”, ossia “56 mila euro per la convenzione con Bus Italia finalizzata al trasporto gratuito degli ultra 75enni”; “30 mila euro derivanti dagli utili delle farmacie comunali da destinati al trasporto sanitario solidale”; e “20 mila euro per l’estensione del servizio serale della polizia locale”.
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