Attualità
Il protocollo è stato siglato tra la procura e i sindaci di Foligno, Spoleto e Todi
In Procura arrivano anche gli agenti della polizia locale di Foligno, Spoleto e Todi. Il primo step sarà una formazione di almeno 90 giorni, dopodiché “l’obiettivo è la creazione di una nuova aliquota di polizia giudiziaria”, come ha spiegato il procuratore capo Claudio Cicchella, indicando come ambiti di competenza violazioni della normativa edilizia o del Codice della strada.
Lui e il procuratore generale Sergio Sottani ieri mattina hanno siglato il protocollo d’intesa della durata di un anno, ma prorogabile, coi sindaci Stefano Zuccarini di Foligno, Andrea Sisti di Spoleto e Antonino Ruggiano di Todi, così da accogliere a palazzo Martorelli Orsini, sede degli uffici giudiziari, tre agenti della polizia locale, uno per ogni Comune.
Loro saranno impegnati in Procura per due-tre giorni alla settimana con un turno giornaliero di sei ore consecutive e come tutor avranno i responsabili delle aliquote di polizia giudiziaria dei carabinieri, della polizia e della finanza, oppure un loro delegato, mentre la scelta di quali agenti inviare in Procura per lo “stage formativo” è in capo ai Comuni di appartenenza, che però dovranno optare per personale non coinvolto in procedimenti penali pendenti o definiti con sentenza di condanna.
Al comandante della polizia locale cui appartiene l’agente, invece, spetta “l'obbligo di rammentargli che l'attività del pubblico ministero è caratterizzata, permeata, dalla massima riservatezza e dal segreto d'ufficio” e, in questo senso, la Procura di Spoleto si è riservata la facoltà, “qualora si verificassero comportamenti lesivi”, di “sospendere e interrompere lo svolgimento dello stage formativo”.
Il protocollo stabilisce pure che “il personale opererà esclusivamente in abiti civili, non armato”, e sarà tenuto ad assumere un atteggiamento/abbigliamento consono all’ufficio giudiziario in cui opererà.
Nel protocollo firmato ieri mattina non si fa riferimento alla creazione di un'aliquota di polizia locale in Procura, ma è stato direttamente Cicchella ad affermare: “Lo stage mira a far capire il lavoro della Procura, quindi anche a come e dove gli agenti possono migliorare il proprio lavoro all'esterno, ma l’obiettivo, che è anche l’epilogo di questo percorso, è la realizzazione di un'aliquota di polizia locale da affiancare a quelle che abbiamo già”.
Dal canto suo Sottani ha definito “virtuosa” l’operazione formalizzata ieri coi Comuni sia in termini di “giustizia di prossimità” che di “qualificazione degli agenti della polizia locale”, sottolineando come il protocollo risulti “innovativo” e per questo “sarà inviato sia al ministero della Giustizia che ad altre Procure della Repubblica”, affinché se ne possa valutare la possibilità di replicarlo altrove.
“Soddisfazione”, invece, è stata espressa dai tre sindaci, con Zuccarini che ha parlato di “grande occasione di crescita per il nostro personale”, mentre Ruggiano ha sottolineato la necessità di “preparare all’attività giudiziaria gli agenti della polizia locale”. Anche Sisti, infine, ha rimarcato “l'importanza di avviare il percorso nel segno della formazione”.
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