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Ex Ferrovia

Deposito crollato a Spoleto, più di un mese per la riapertura di via San Tommaso

Nuovo sopralluogo per definire tempi e modalità per la rimozione delle macerie. Il Demanio: “Presto i lavori, 30 giorni di intervento”

25 Ottobre 2025, 14:27

via san tommaso spoleto deposito crollato

Via San Tommaso chiusa dal 22 settembre per il crollo del deposito dell'ex ferrovia

Ci vorrà ancora un mese abbondante prima di assistere alla rimozione delle macerie e quindi al ripristino della viabilità di via San Tommaso, dove dallo scorso 22 settembre sono presenti i resti del deposito della ex ferrovia Spoleto-Norcia crollato all’indomani di una scossa di terremoto di magnitudo 3,8 con epicentro a Massa Martana, anche se non è ovviamente scontata la relazione causa-effetto tra i due eventi.

Certo è, invece, che ieri mattina tecnici dell’Agenzia del Demanio, proprietaria dell’immobile, insieme a personale di Umbria mobilità, che è invece concessionario del deposito crollato e della stessa ex ferrovia, hanno compiuto un sopralluogo a cui hanno partecipato anche i tecnici del Comune. L’obiettivo, a un mese dal crollo del fabbricato, era definire i tempi e le modalità degli interventi da eseguire per rimuovere le macerie e riaprire la strada, che rappresenta anche un segmento viario con una sua strategicità per il traffico cittadino, se non altro per la presenza di due scuole d’infanzia e di una primaria. In questo senso, l’ufficio stampa del Demanio, contattato dal Corriere dell’Umbria, si è limitato a dire che “i lavori inizieranno nei prossimi giorni, comunque il prima possibile” e che “dall’avvio dell’intervento sono previsti 30 giorni per arrivare a conclusione e al conseguente ripristino della viabilità”. Sul rispetto dei tempi di esecuzione delle operazioni, che sono di competenza del Demanio, dovrà comunque vigilare il Comune, onde evitare che la chiusura di via San Tommaso al traffico si protragga ulteriormente.

Resta da capire, invece, il futuro del deposito della ex ferrovia crollato il 22 settembre scorso. In consiglio comunale lunedì scorso il sindaco Andrea Sisti ha spiegato che i fondi assegnati dalla struttura commissariale post sisma all’immobile, come a molti altri presenti lungo il tracciato Spoleto-Norcia, sono stati congelati, perché a seguito del crollo è mutata la natura dell’intervento da finanziare, che ora dovrà passare per demolizione e ricostruzione. In questo senso, il primo cittadino ha spiegato che in fase di progettazione si valuterà se cambiare collocazione al deposito crollato, mantenendolo comunque all’interno del perimetro storico che storicamente era a servizio dell’ex ferrovia.

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