Lunedì 22 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora
Radio Corriere dell'Umbria
LIVE

LIVE

logo radio

Attualità

Parco eolico tra Spoleto e Ferentillo, Regione e Comune: "Area non idonea"

Le osservazioni presentate dagli assessori De Luca e Protasi al progetto dell’impianto

02 Agosto 2025, 17:43

Sono poco più di una ventina le osservazioni che fino al pomeriggio di ieri erano state inviate al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) per il parco eolico “Energia Montebibico” presentato dalla Fred Olsen renewables Italy srl. Con potenza massima complessiva di 49,6 mw, l’impianto sarebbe composto da otto pale alte 206 metri (tra mozzo e rotore), risultando visibili da molti luoghi simbolo, compresa la finestra del Ponte delle Torri.

Tra le osservazioni disponibili a poche ore dalla scadenza dei termini ci sono quelle della Regione, depositate direttamente dall’assessore all’ambiente Thomas De Luca, e del Comune di Spoleto, elaborate dagli uffici e deliberate dalla giunta il 29 luglio.

In particolare, De Luca segnala che “la localizzazione dell’impianto è in contrasto con il decreto legislativo 199 del 2021”, trovando “in un’area non idonea”, perché ricadente “all’interno della fascia di rispetto di tre chilometri” prevista intorno ai beni sottoposti a tutela. L’osservazione di De Luca è accompagnata quindi da un elenco di siti tra Acqualacastagna e Arrone per i quali il progetto non rispetterebbe i tre chilometri di rispetto in alcuni casi limitatamente alle pale, in altri considerando le infrastrutture di collegamento e, infine, anche in relazione ai terreni di Ferentillo in cui verrebbero collocate “la stazione utente, la stazione elettrica di trasformazione e l'impianto di accumulo”. Su questi ultimi interventi De Luca segnala che occuperebbero 7 ettari inseriti in “fascia A del Piano di assetto idrogeologico del fiume Nera, in un’area a massimo rischio idraulico”. Anche l’assessore, poi, segnala “un rischio per la biodiversità e le aree Natura 2000”, perché “il progetto si sviluppa in stretta prossimità e, in parte, all'interno di siti della Rete Natura 2000”.

Il Comune, invece, scrive nella relazione che “la realizzazione dell’infrastruttura energetica di fatto stravolgerebbe l’equilibrio ecologico dell’area” che è “interessata da numerosi vincoli (paesaggistico, usi civici e crinali)”. In termini di osservazioni, poi, l’ente evidenzia “che il sito del progetto si trova in un contesto di vincolo idrogeologico” con “le pale T2 e T3 che lambiscono l’area di corona di una vasta frana di scivolamento presunto”. All’appello secondo gli uffici del Comune manca “uno studio dell’impatto sulla viabilità locale in fase di cantiere” e pure “una valutazione adeguata sull’impatto conseguente all’abbattimento di 544 alberi e la riduzione di superficie boschiva per 2.600 ettari”. Infine, l’ente ricorda anche “come il progetto non sia compatibile né conforme al Prg”, sicché “la sua eventuale approvazione costituirebbe una consistente variante allo strumento urbanistico”.


Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie