Norcia
Il Rifugio Monti del Sole di Forca Canapine a Norcia
La Provincia ha comprato per quasi 43mila euro 2.500 metri quadrati di terreni che si allargano intorno al rifugio Monti del Sole di Forca Canapine, dove si prevede entro l’autunno di far partire gli oltre 800 mila euro di lavori di ristrutturazione finanziati per 770 mila euro dai fondi del cosiddetto Pnrr sisma (Piano nazionale complementare) ottenuti dall’ente insieme a una cordata di operatori economici (La Perla, Cosp Tecnoservice; Pro&net; K Digitale; e Cesf, centro edile per la sicurezza e la formazione) che gestiranno per i prossimi 12 anni la struttura.
L’acquisto dei terreni, che erano di proprietà delle Comunanze agrarie di Frascaro e San Pellegrino (Norcia), si è reso necessario per assicurare al rifugio della Provincia pertinenze esterne adeguate a svariate esigenze, dall’organizzazione di un verde attrezzato alla sosta di qualche veicolo. Per procedere in questo senso, al di là della compravendita, è servito anche un iter con gli uffici della Regione, per ottenere la revoca degli usi civici.
L’operazione è stata portata a termine la scorsa settimana con la stipula degli atti notarili avvenuta a Foligno e con la delibera di Palazzo Donini che ha assicurato l’uso di quei terreni.
Il progetto di riqualificazione del rifugio Monti del Sole prevede la realizzazione di un bar con ristorante e di una mezza dozzina di posti letto, ma soprattutto ambisce, nelle intenzioni della Provincia e della cordata di privati coinvolti, a trasformare il rifugio “in un punto di riferimento per chi ama il trekking, la mountain bike, l'alpinismo, il parapendio, il deltaplano, le passeggiate, complice anche la vista unica sulla Piana di Castelluccio”, come scrive l’Ente.
I lavori attesi a Forca Canapine sono ora al centro di un piano di fattibilità tecnica ed economica, che però dovrebbe essere portato ad approvazione esecutiva entro luglio. Poi la Provincia pubblicherà la gara per appaltare gli interventi, che dovrebbero durare dieci mesi, ma la cui esecuzione è vincolata alle condizioni ambientali dell'area che d’inverno costringono anche a lunghi stop a causa delle precipitazioni nevose e del gelo. Difficilmente, dunque, si riuscirà a inaugurare il rifugio per l'estate 2026, più probabilmente le porte si riapriranno durante l'autunno seguente.
“Credo che il recupero di questa struttura sia importante per tutto il territorio dei Monti Sibillini, perché tornerà a essere un punto di accoglienza per i turisti che amano la montagna e gli sport all’aria a aperta”, ha detto Massimilano Presciutti, da qualche settimana alla guida della Provincia di Perugia.
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