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CASCIA

Migliaia di rose e pellegrini alla Festa di Santa Rita. Il Cardinale Reina: "Un centro di fraternità"

Suor Cossu: "Le strutture ricettive hanno registrato il tutto esaurito. E' il segno del forte legame dei fedeli"

Rosella Solfaroli

22 Maggio 2025, 17:56

Migliaia di rose e pellegrini alla Festa di Santa Rita. Il Cardinale Reina: "Un centro di fraternità"

“Non ci indigniamo più. Non riusciamo nemmeno a dire: ‘Non è giusto, non si fa. La vita umana non si tocca, mai. I femminicidi sono la ferita di una società che ha smarrito la sua umanità”. È stato questo uno dei passaggi della toccante omelia del Cardinale Baldassare Reina, porporato che ha presieduto il Pontificale nella giornata che ha celebrato la Festa di Santa Rita. Parole che hanno voluto denunciare, in qualche modo la normalizzazione della violenza, in particolare quella contro le donne.

Una giornata che ha visto accora una volta arrivare a Cascia migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo e che hanno fatto registrare il tutto esaurito nelle strutture ricettive della città. “Abbiamo bisogno di costruire relazioni che siano autenticamente umane – ha aggiunto il Cardinale Reina – in un mondo ferito e spesso confuso, serve il coraggio di ricominciare dalle relazioni, dalla gentilezza, dalla cura. Il mondo ha bisogno di un altro profumo: non quello artificiale, ma il profumo della santità, della fraternità, della gentilezza, dell’accoglienza, del sentirsi famiglia. Cascia, può essere quel centro da cui questo profumo si irradia”.

E grande commozione c'è stata anche durante la lettura del messaggio di auguri inviato da Papa Leone XIV alla comunità agostiniana e alla città di Cascia, segno visibile della profonda vicinanza del Pontefice (il primo nordamericano della storia) a questo luogo a lui caro. A portare personalmente il saluto del Santo Padre è stato Padre Alejandro Moral, Priore Generale degli Agostiniani, che proprio ieri ha celebrato la Messa nella Basilica di Santa Rita e ha preso parte all’arrivo della Fiaccola della Pace. Come ricordato dal sindaco di Cascia, Mario De Carolis, per ben dodici anni l’allora Priore Generale Agostiniani Robert Prevost “ha acceso la Fiaccola della Pace sul sagrato della Basilica, alla vigilia della Festa – ha detto il primo cittadino - lasciando un’impronta indelebile nella memoria della comunità. Solo un anno fa, proprio qui a Cascia, celebrava l’omelia del Pontificale del 22 maggio. A lui va la nostra più sincera gratitudine e un affetto profondo, per il legame autentico che continua a coltivare con la nostra comunità e con Santa Rita”.

Ma è stato con emozione e gioia con cui Suor Maria Grazia Cossu, Badessa del Monastero Santa Rita da Cascia, commenta la conclusione dei festeggiamenti in onore della Santa degli Impossibili. “Anche quest’anno, Cascia ha accolto migliaia di pellegrini da tutto il mondo, trasformandosi in un luogo di preghiera e incontro – ha detto - le strutture ricettive hanno registrato il tutto esaurito, segno del profondo legame che unisce i fedeli a Santa Rita”. E anche quest'anno è stato rinnovato il rito della benedizione delle rose, momento molto atteso da tutti i fedeli.

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