Cultura
Il libretto d'opera di Giovan Battista Neri "Il Celindo riconosciuto" è conservato nel fondo antico della biblioteca Carducci
Continua a regalare soddisfazioni, alla città, l’Art Bonus. Dopo il restauro del sipario storico del teatro “Menotti” finanziato dall’azienda AgriEuro per una spesa complessiva di 130 mila euro, infatti, a breve verrà riportato all’antico splendore un altro bene di proprietà del Comune: si tratta del libretto d’opera di Giovan Battista Neri dal titolo “Il Celindo riconosciuto: commedia per musica da rappresentarsi nel Teatro Nuovo sopra Toledo nell’Inverno di quest’Anno 1755”, acquisito in passato tramite una donazione e facente parte del “fondo antico” della biblioteca “Carducci”.
Una preziosa e rara edizione, visto che risulta essere l’unica censita nel sistema bibliotecario nazionale. “Presenta una decorazione a fili d’argento e paiettes su sfondo di seta verde che lo rende particolarmente attrattivo e interessante per quanto riguarda la storia del costume e delle raccolte bibliografiche”. Nel corso degli anni, però, il volume in questione è andato incontro ad un inevitabile deterioramento: “Macchie di umidità sono variamente localizzate ed estese, in particolare sulle carte esterne. I margini - fa sapere il Municipio - sono in alcuni casi frastagliati e con lacerazioni circoscritte. La cucitura, passante direttamente sul dorso della carte di rivestimento, è allentata e non più funzionale tanto da rendere i fascicoli scomposti anche nella decorazione dei tagli. La decorazione in fili d’argento, inoltre, è in alcuni punti frammentata e sollevata, specie in corrispondenza del quadrante posteriore e del dorso”. Criticità, queste, destinate ora ad essere superate grazie al contributo (740 euro) messo a disposizione dalla società “Castello di Postignano Servizi s.r.l.” che consentirà di avviare gli interventi di “recupero, lavaggio, consolidamento e integrazione delle carte e ricomposizione degli elementi decorativi presenti sulla coperta” nonché di installare un “apposito cofanetto di conservazione”.
Scendono quindi a 3 i progetti del Municipio ancora in attesa di un mecenate. Nell’elenco, in particolare, rientra quello relativo al “restauro e alla successiva ricollocazione della statua in marmo di Luigi Pianciani” realizzata da Attilio Trotti su disegno di Ettore Ferrari con la collaborazione degli spoletini Lilli Mariani, Vittorio Balucani e Angelo Frizza. L’opera, inizialmente posizionata nell’omonima piazza, nei primi anni Duemila è stata rimossa nell’ambito dei lavori della mobilità alternativa e trasportata nel deposito dei beni culturali di Santo Chiodo. All’interno della struttura è presente anche il pianoforte gran coda Stenway&Sons d/274 risalente al 1954, per il cui rilancio servono 35.000 euro. Mentre ammontano a 17.795 euro i fondi necessari per riportare a Palazzo Collicola l’arazzo “A verdura con gufo” del lotto appartenuto alla regina Cristina di Svezia acquistato nel 1939 dal Comune.
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