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Torna il Festival dell'Appennino: 27 appuntamenti per 6 mesi di eventi. In Umbria protagonisti Cerreto di Spoleto, Preci e Sellano

Svelata la 16esima edizione in programma dal 4 maggio al 12 ottobre in 28 Comuni colpiti dal sisma. Il commissario Castelli: "Parola chiave: valorizzazione"

01 Maggio 2025, 11:49

Torna il Festival dell'Appennino: 27 appuntamenti per 6 mesi di eventi. In Umbria protagonisti Cerreto di Spoleto, Preci e Sellano

Il commissario Castelli e il sottosegretario Prisco (al centro) con i sindaci dei Comuni protagonisti del Festival

Ventisette appuntamenti in programma nei 28 Comuni che, dal 4 maggio al 12 ottobre, ospitano la 16esima edizione del Festival dell’Appennino, che dallo scorso anno è di scena nell’intero cratere colpito dai terremoti del 2016 e del 2017. Nel Centro Italia piegato dal sisma, che ospiterà spettacoli, concerti e rappresentazioni di circo contemporaneo, sono attesi tra gli altri Eugenio Finardi e Moni Ovadia, Luca Barbarossa e David Riondino. Un ruolo particolare nell’edizione lo avranno, poi, anche i cammini, a cui la struttura commissariale per la ricostruzione post sisma ha assegnato oltre 50 milioni di euro per spingere ancora sul turismo lento e sostenibile che rappresenta la stella polare della kermesse.

Il programma della manifestazione, che prevede tre appuntamenti in Umbria tra Cerreto di Spoleto (22 agosto), Preci (23 agosto) e Sellano (28 settembre), è stato presentato ieri mattina nella Sala monumentale della Presidenza del Consiglio dei ministri dal commissario per la ricostruzione post sisma Guido Castelli, che ha voluto sottolineare come il Festival dell’Appennino continui, da un lato, “a crescere, diventando sempre più inclusivo” e, dall’altro, a rappresentare “un tassello rilevante dell’opera di riparazione economica e sociale che stiamo compiendo in questi territori”. Castelli ha poi spiegato che “la parola chiave di questa iniziativa è valorizzazione”, perché i territori coinvolti “hanno voglia - sono state le sue parole - di tornare a crescere, facendosi conoscere da un pubblico sempre più ampio”.

Al fianco del commissario il sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco, che considera il Festival dell’Appennino “un’iniziativa strategica e ben strutturata” e quindi capace di “porre le basi - ha detto - per un impatto positivo e duraturo sul tessuto economico, sociale e culturale dell'Appennino centrale”. Da Perugia in collegamento la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti ha definito la manifestazione “necessaria per unire questi territori nel segno della rinascita ed è per questo che la Regione Umbria - ha detto - sostiene con convinzione la partecipazione a questo percorso di valorizzazione della cultura e della natura dei nostri borghi”.

Oltre ai 28 Comuni anche quattro Bim (bacini imbriferi montani) sono coinvolti nel Festival dell’Appennino, tra cui quello del Nera e del Velino di Cascia, guidato dallo scorso 17 marzo dal sindaco di Preci, Massimo Messi, ieri presente a Roma insieme al direttore artistico della manifestazione, Carlo Lanciotti, che ha evidenziato come “il Festival confermi la sua vocazione multidisciplinare, con eventi in grado di adattarsi e fondersi in modo unico a ciascuna delle location scelte”, puntando sempre all’obiettivo primario: la promozione di un turismo esperienziale e pienamente accessibile in linea con una visione di inclusione e valorizzazione dell’immenso patrimonio di cui dispone l’Appennino centrale.


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