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Norcia, oltre 150 mila metri cubi di macerie del sisma in vendita

L’Ufficio speciale per la ricostruzione ha pubblicato un avviso esplorativo per cercare potenziali acquirenti: "Impegno per promuovere la sostenibilità e l'economia circolare"

30 Aprile 2025, 14:27

Norcia, oltre 150 mila metri cubi di macerie del sisma in vendita

Le macerie di un edificio di Norcia colpito dal sisma del 2016

Si provano a vendere oltre 150 mila metri cubi di macerie del terremoto ora stoccate nella ex cava di Misciano (Norcia), area per la quale si inizia così a tracciare il percorso di dismissione. L’operazione passa per l’avviso esplorativo dell’Ufficio speciale per la ricostruzione (Usr) dell’Umbria, che ha così dato il via alla ricerca non vincolante di operatori economici privati interessati a comprare materiale recuperato dalle demolizioni degli immobili gravemente danneggiati dal terremoto e da lavori di scavo.

Nella documentazione pubblicata vengono anche indicati i prezzi ai quali gli imprenditori potranno acquistare le “montagne” di rocce, terra e pietra sorte dopo il terremoto: si parte da 5,5 euro fino ad arrivare a 8 euro. La vendita delle macerie prodotte dalle demolizioni post sisma e dai lavori di scavo potrebbe dunque avere un valore di circa un milione di euro, anche se molto dipenderà da come sarà impostata l’eventuale e successiva gara e pure da quanta domanda ci sarà per questi materiali. In ogni caso, una nota della Regione spiega anche che “una volta raccolte le eventuali manifestazioni di interesse saranno gli enti competenti a stabilire come procedere", così come previsto dall’accordo siglato tra Palazzo Donini e i Comuni coinvolti, ovvero Norcia, Cascia, Preci, Cerreto di Spoleto e Arrone.

Agli imprenditori interessati ad acquistare le macerie, comunque, la Regione chiede di manifestare interesse per almeno 10mila tonnellate, anche cumulabili tra le differenti tipologie di materiali a disposizione, che sono “muniti di certificazione CE, in conformità al Regolamento UE 305 del 2011”, come scritto nella nota stampa dell’ente. In particolare, le macerie e i materiali da scavo sono “già suddivisi in lotti” nella ex cava di Misciano, diventata deposito temporaneo delle macerie dopo il sisma, e sono considerati “idonei per numerose applicazioni: dalla realizzazione di sottofondi stradali e strati di fondazione al riempimento, passando per i recuperi ambientali fino agli strati accessori come antigelo, anticapillare e drenanti.”

Per farsi avanti gli operatori economici avranno tempo fino al 23 maggio, un tempo considerato sufficiente a garantire “la massima partecipazione, la più ampia consultazione, il pieno rispetto dei principi di concorrenza, trasparenza e imparzialità”, come spiegano dalla Regione, sostenendo anche “l'iniziativa conferma l'impegno dell'Usr per la promozione della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare, favorendo il riutilizzo responsabile dei materiali e generando benefici concreti sia per l’ambiente che per l’economia locale.”.

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