Economia
Consiglio comunale
Approvato a maggioranza il primo bilancio consuntivo senza disavanzo a quasi 12 anni dal primo “buco” da oltre 9 milioni di euro, a cui sono seguiti nel 2015 quello da circa 15 milioni definito “tecnico”, perché figlio di un’armonizzazione contabile nazionale, e nel 2021 il terzo, e si spera ultimo, da circa un milione di euro iscritto in bilancio dal commissario prefettizio Tiziana Tombesi.
Col via libera al rendiconto arrivato ieri in aula dai 13 consiglieri di centrosinistra, mentre hanno espresso voto contrario gli otto di opposizione presenti, vengono archiviate una serie di difficoltà di bilancio anche pesanti che hanno segnato l’esperienza amministrativa delle ultime tre giunte comunali tutte costrette, senza distinzione di colore politico, a governare con la zavorra del disavanzo, che ha limitato soprattutto gli investimenti.
Un risultato, questo dell’azzeramento del disavanzo, che ieri in aula è stato ripetutamente rivendicato da tutte le anime della maggioranza dal capogruppo del Pd Guerrino Lucentini a Francesca Maso dei Civici umbri, che presiede la commissione bilancio. Tuttavia, nonostante il primo rendiconto “pulito”, a cui va detto hanno comunque contribuito con sforzi importanti tutte le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 12 anni, la discussione di ieri in aula ha portato con sé alcune contestazioni.
La più rilevante sia tecnicamente che politicamente è stata sollevata da Alessandra Dottarelli e Gianmarco Profili (Alleanza civica), i quali hanno parlato di “un rientro forzato dal disavanzo”, ricordando come i 15 milioni di rosso contabilizzati nel 2015 avrebbero dovuto essere ripianati in 30 anni, quindi entro il 2045, con quote annuali da 516 mila euro, mentre solo nell’ultimo esercizio si è rientrati di 2,5 milioni.
“La vostra scelta è legittima e lecita - hanno detto in sostanza i due di opposizione - ma questa accelerazione sul ripiano del disavanzo ha da un lato impedito interventi di sostegno alla collettività in una fase complessa per il territorio e dall’altro è frutto della vostra necessità di contrarre oltre 20 milioni di mutui in tre anni”.
L’incremento dei prestiti messo in cantiere, va detto, è stato definito necessario dall’amministrazione Sisti per sostenere la serie di progetti per i quali sono stati ottenuti finanziamenti di varia natura, è il caso del cantiere per il Palasport di viale Martiri in parte alimentato dal Pnrr o dei lavori in arrivo alla pista d’atletica leggera di piazza D’Armi. Investimenti, questi, che seppur con alcuni distinguo vengono bocciati in blocco dalle opposizioni, che anche per questo ieri hanno espresso voto contrario al primo rendiconto senza disavanzo.
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