Cronaca
L'uomo è stato arrestato dalla polizia
Si veste da carcerato ed evade dai domiciliari per la terza volta in una settimana, ma ora è in carcere. È stato arrestato ancora il cinquantaduenne protagonista a Spoleto di una serie di scorribande nella zona di corso Garibaldi, che hanno esasperato commercianti e residenti. E nessun costume di Carnevale avrebbe potuto essere più azzeccato di quello da detenuto, con tanto di casacca e pantalone a strisce bianche e nere, oltreché con un numero identificativo ben visibile sul petto, che l’indagato ancora indossava in commissariato dove è stato portato a seguito del terzo arresto in pochi giorni (il primo per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, gli altri due per evasione dei domiciliari). Sì, perché stavolta il pm di turno, considerando le ripetute violazioni alla misura, gli ha fatto trascorrere la notte tra giovedì 20 febbraio e venerdì 21 febbraio nelle camere di sicurezza, mentre l’indomani mattina gli ha notificato l’aggravamento della misura cautelare dei domiciliari per le evasioni dei giorni precedenti, a cui è seguita la convalida del terzo arresto.
Per il cinquantaduenne si sono quindi nuovamente aperte le porte del carcere di Maiano, dove era già stato portato nel dicembre scorso, quando si è era strappato il braccialetto antistalking, che gli è stato applicato dalla Procura di Civitavecchia (Roma), nell’ambito di un altro procedimento a suo carico per maltrattamenti in famiglia, e lo ha lanciato contro i carabinieri, rompendolo. E un secondo braccialetto, stavolta antievasione, gli avrebbe dovuto essere applicato il 17 febbraio scorso quando è avvenuta la convalida dei primi due arresti scattati a suo carico il 15 febbraio, quando il cinquantaduenne ha ferito lievemente un agente costretto a intervenire con un collega in corso Garibaldi dopo che l’indagato aveva preso un cartello pubblicitario presente lungo la via e lo aveva scaraventato all’interno di un’attività economica, minacciando e molestando personale e clienti.
Tuttavia, per applicare il braccialetto elettronico servono almeno due o tre giorni a causa dei tempi tecnici legati al reperimento del dispositivo, in attesa dei quali gli uomini del commissariato hanno dovuto incrementare i controlli a carico del cinquantaduenne. Nel frattempo lui, consapevole di non essere monitorato elettronicamente, è evaso altre due volte, lasciando la propria abitazione e ricomparendo in corso Garibaldi brandendo una spranga con cui ha sferrato colpi contro una cabina Enel e alcuni ponteggi, salvo poi correre in casa quando qualcuno gli ha gridato che avrebbe chiamato il 112. In quella circostanza, siamo a martedì scorso, 18 febbraio, gli uomini del commissariato, non pizzicandolo in flagranza di evasione, non hanno potuto far altro che denunciarlo, chiedendo contestualmente l’aggravamento della misura cautelare.
L’ultimo atto si è consumato nella serata tra giovedì e venerdì, quando il cinquantaduenne è nuovamente evaso indossando direttamente il costume da carcerato. Stavolta, però, è stato preso in flagranza, quindi nuovamente arrestato, trattenuto nelle camere di sicurezza, portato in tribunale per l’ennesima convalida e infine nel carcere di Maiano per la sfilza di evasioni collezionate nell’ultima settimana.
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