Cronaca
Due lavoratori in nero e una serie di violazioni alla normativa per la sicurezza nei luoghi di lavoro fanno scattare la sospensione dell'attività, denuncia a carico del titolare a cui è anche stato presentato conto di oltre 30 mila euro tra ammende e sanzioni amministrative. Questo in sintesi l’esito del controllo compiuto dai carabinieri del maggiore Teresa Messore in un locale di Spoleto dove, lo scorso weekend, sono intervenuti anche gli uomini dell’Arma del Nucleo antisofisticazione e sanità (Nas) e del Nucleo ispettorato del lavoro (Nil). Il blitz è scattato quando nel locale era in corso una festa, che è proseguita regolarmente senza interruzioni, mentre i provvedimenti disposti all’esito del controllo sono stati notificati al titolare del locale nei giorni successivi.
In base a quanto riferito dal comando provinciale dell’Arma, all’interno del locale i militari hanno riscontrato la presenza di due lavoratori in nero su sette complessivamente impiegati, anche se uno dei due, si tratta di una donna extracomunitaria, non avrebbe potuto essere assunta, perché non disponeva del permesso di soggiorno idoneo a svolgere attività lavorativa subordinata.
Durante l'ispezione nel locale del centro storico, gli uomini dell'Arma hanno messo a verbale “violazioni delle norme antinfortunistica a tutela dei lavoratori”, motivo per cui il titolare è stato denunciato alla Procura di Spoleto. Nel dettaglio, i carabinieri hanno contestato “la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi, l'omessa nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del medico competente e la mancata sorveglianza sanitaria per due lavoratori”. Rilevate poi anche una serie di irregolarità “in materia di formazione e informazione del personale, l'assenza di una cassetta di pronto soccorso adeguata e la mancanza di idonei luoghi di lavoro”. In questo quadro, completati tutti gli accertamenti, i militari hanno deciso di procedere con “la sospensione dell'attività imprenditoriale per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e per l’impiego di lavoratori in nero”, come spiega una nota del comando provinciale.
Il provvedimento di stop per il locale, come sempre, resta valido fintantoché il titolare non dimostrerà di aver ottemperato a tutti gli obblighi di legge. Alla luce delle violazioni e delle irregolarità emerse durante il controllo del locale, oltre alla sospensione dell’attività e alla denuncia del titolare, a carico di quest’ultimo è stato anche presentato un conto di 32mila euro, di cui 15mila euro a titolo di ammende e 17mila euro di sanzioni amministrative.
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