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Spoleto

Cercava di aiutare l'amico, aggredito anche lui a pugni dal branco. In due in ospedale

Chiara Fabrizi

16 Gennaio 2025, 21:16

Aggrediti a pugni dal branco in centro, due ragazzi feriti

Il luogo dell'aggressione in via Filitteria

Aggrediti a pugni in faccia dal branco. Ancora un episodio violento in centro storico a Spoleto dove, nella notte tra il 13 e il 14 gennaio, sono rimasti feriti due giovani, mentre una ragazza è caduta a terra travolta dalla furia del gruppo che ha inseguito a piedi gli altri due. A riportare le lesioni più gravi uno studente universitario spoletino di 21 anni che è stato medicato in Pronto soccorso e poi dimesso con una prognosi di 30 giorni.

Sul caso indagano i carabinieri del maggiore Teresa Messore che dovranno ricostruire quanto accaduto intorno alle 2.30 del mattino del 14 gennaio in via Filitteria, identificare gli aggressori, alcuni dei quali potrebbero anche essere minorenni, e stabilire quale ruolo abbia avuto ognuno dei ragazzi coinvolti nell’episodio. Certo è che la violenza è esplosa fuori da un locale dove un gruppo di studenti aveva organizzato una festa nella serata che precedeva la festa del patrono e quindi la chiusura delle scuole. 

Un ragazzo sarebbe stato colpito per primo al volto. L’amico, ovvero lo studente universitario che ha riportato lesioni giudicate guaribili in 30 giorni, è subito intervenuto in suo soccorso e, forse temendo che la situazione potesse ulteriormente degenerare, ha iniziato ad allontanarsi portandosi via l'altro appena colpito. Da qui il branco avrebbe inseguito a piedi i due, facendo anche cadere a terra una ragazza. I due in fuga a piedi sono stati raggiunti a poche decine di metri dal locale e qui lo studente universitario è stato picchiato con una serie di pugni in faccia, che gli hanno provocato lesioni gravi al volto.

Il ventunenne ha detto di essere stato in prima battuta aggredito alle spalle e poi una volta a terra colpito più volte in faccia, motivo per cui non avrebbe visto gli aggressori. I carabinieri stanno dunque procedendo all’acquisizione delle telecamere di videosorveglianza privata presenti nella zona, perché quelle del Comune, seppur montate e collaudate non sono ancora attive. Nelle prossime ore saranno anche convocati in caserma alcuni dei giovani presenti al momento dei fatti violenti nel tentativo di dare un nome e un volto agli aggressori. 

 

 

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