Cronaca
Via Cacciatore delle Alpi, zona dell'aggressione e del rapimento
A Spoleto una ragazza di 29 anni è stata ferocemente aggredita da quattro persone che l’avrebbero caricata in auto insieme al suo cane in zona via Cacciatori delle Alpi, picchiata per diversi minuti e poi abbandonata nella frazione di San Giovanni di Baiano, vale a dire a 5-6 chilometri di distanza da dove è stata presa.
L’inquietante episodio violento, che ha i contorni della spedizione punitiva, risalirebbe ad alcune notti fa quando la giovane, che vive da tempo all’estero ed è rientrata a Spoleto per le festività, è stata soccorsa dopo che un passante l’ha sentita chiedere aiuto. Trasportata in Pronto soccorso, la ventinovenne è stata sottoposta a una serie di accertamenti diagnostici all’esito dei quali è stata dimessa con una prognosi di 30 giorni per traumi in varie parti del corpo e per una frattura. La Procura di Spoleto ha aperto un fascicolo d’inchiesta e sta coordinando le indagini degli uomini del commissariato ai quali la ragazza ha comunque presentato formale denuncia.
Dell’aggressione si è avuta notizia soltanto nella serata di mercoledì primo gennaio attraverso un post comparso sui social, ma resta massimo il riserbo degli investigatori al lavoro per identificare tutti i protagonisti del pestaggio, si tratterebbe di una donna e tre uomini. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, la ragazza aggredita avrebbe avuto una discussione con una donna a cui poco dopo sarebbe seguito l’intervento dei tre uomini. Al centro della lite, questo è stato possibile ricostruire, ci sarebbero state le condizioni di marginalità sociale che hanno segnato gli ultimi mesi di vita di Stefano Bartoli, il ventottenne spoletino ucciso con una coltellata al costato lo scorso 20 luglio in via Due Giugno da Erjon Behari, il quarantaduenne albanese da allora in carcere con l’accusa di omicidio volontario.
Secondo quanto risulta, la ragazza aggredita avrebbe in qualche modo attribuito ad alcune persone la responsabilità di aver trascinato nel baratro Bartoli che, prima di vivere per strada e prima di morire ammazzato nel tentativo di recuperare pochi euro, si era per diversi anni guadagnato lo stipendio come cuoco di ristoranti e locali. Da qui la lite tra le due che ha poi assunto contorni molto inquietanti con l’intervento di tre uomini che, insieme alla donna, avrebbero caricato in auto in zona via Cacciatori la ventinovenne, che è poi stata aggredita con calci, schiaffi e pugni, dopodiché abbandonata in una via di San Giovanni di Baiano. Qui la ragazza ferita è stata soccorsa da un passante che l’ha sentita chiedere aiuto e ha dato l’allarme, facendo scattare i soccorsi e quindi le indagini tuttora in corso per prendere i quattro protagonisti della feroce aggressione.
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