Attualità
I fuochi pirotecnici sul Ponte delle Torri
Giro della Rocca gremito ieri sera, sabato 7 dicembre, per la riapertura del Ponte delle Torri a Spoleto, il monumento simbolo e il collegamento pedonale strategico restituito alla comunità dopo la chiusura precauzionale scattata otto anni fa all’indomani del terremoto di Amatrice del 24 agosto 2016. “Un momento storico” lo ha definito il sindaco Andrea Sisti davanti ad almeno un migliaio di persone che hanno assistito col naso all’insù e smartphone puntati sullo spettacolo inedito dei fuochi d’artificio che hanno incorniciato il Ponte delle torri.
Lo stesso spettacolo pirotecnico ieri sera ha costretto ad accogliere gli spoletini soltanto per la prima parte del camminamento, mentre l’altra metà era interessata dalla bonifica. “Oggi riapriamo in sicurezza questo monumento spettacolare che è stato interessato da interventi post sisma e altri interventi dovranno essere fatti sul Fortilizio dei mulini”, ha detto Sisti. Al suo fianco il direttore dei Musei nazionali dell’Umbria, Costantino d’Orazio, che ha ribadito “come questa riapertura sia frutto del lavoro strettissimo tra Stato, governo e città di Spoleto”, per poi evidenziare “che il Ponte è intimamente legato alla Rocca e ci teniamo moltissimo a pensare che facciano parte di un complesso monumentale unico”. Prima della benedizione pronunciata dal vescovo Renato Boccardo a prendere la parola è stata l’eurodeputata Camilla Laureti, che nel 2016 era assessora alla cultura: “In qualche modo anche io ho dovuto chiudere il Ponte insieme al sindaco Fabrizio Cardarelli, che voglio ricordare, e quindi oggi sono ancora più felice di riaprirlo col pensiero a quei giorni difficili”.
La riapertura, che da oggi e per al massimo sei mesi è limitata all’orario 6-18, è stata possibile per il maxi cantiere da 1,2 milioni di euro finanziato dal ministero della Cultura, curato dalla Direzione regionale musei nazionali, che era soggetto attuatore, ed eseguito dalle aziende spoletine Tecnireco e Menichini affiancate anche dalla Edilnoleggi Valente di Piacenza. I lavori, iniziati nel settembre 2021 e conclusi tre anni dopo, hanno permesso di consolidare e restaurare il Ponte, intervenendo sulla torre centrale, sul muraglione di 12 metri, sulla canaletta posta alla sommità e sull'arco di scarico che a una quarantina di metri di altezza collega i due piloni centrali. Nel corso degli interventi è stata chiesta e ottenuta una variante al progetto iniziale per intervenire anche sull’arco di collegamento tra la quarta e la quinta pila.
Sul Ponte delle Torri, poi, tra la fine di settembre e il mese di ottobre, hanno lavorato anche i tecnici della Valle umbra servizi, gestore della rete idrica per la procedere alla sistemazione delle condutture dell’acquedotto che ancora scorrono sotto il calpestio. Il loro intervento, che è stato eseguito con una tecnica innovativa utile a scongiurare gli scavi, era particolarmente necessario per evitare che il danneggiamento della tubature di ghisa, ora rivestite con un particolare materiale, potessero causare infiltrazioni al Ponte, generando nuovi rischi. Alla fine di novembre, invece, sul monumento simbolo hanno lavorato i ricercatori del Dipartimento di Ingegneria ambientale e civile dell’Università di Perugia, che hanno installato una serie di sensori per monitorare e studiare il comportamento strutturale globale del Ponte delle Torri. Ora di nuovo aperto.
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