Attualità
Se c'è una cosa che accomuna quasi tutti gli studi professionali, dai commercialisti ai tributaristi nel 2025, è la corsa contro il tempo. Tra scadenze fiscali pressanti e normative che cambiano dalla sera alla mattina, il rischio di trasformarsi in "inseritori di dati" piuttosto che in consulenti strategici è sempre più reale. Ad oggi le statistiche di settore ci dicono che circa il 41% dei commercialisti ha già introdotto in vario modo l'Intelligenza Artificiale nel proprio flusso di lavoro. Eppure, analizzando le ricerche online fatte dai professionisti, emerge che tra le figure di settore manca ancora la conoscenza degli strumenti e una consapevolezza chiara sul loro utilizzo: "Serve davvero? È sicura? Ma soprattutto... cosa fa esattamente?" Per rispondere, dobbiamo prima sgombrare il campo da un equivoco fondamentale e portarci già alla conclusione: l'IA generica non è la soluzione giusta per un professionista. Per un lavoro delicato come quello del commercialista, servono strumenti con una forte specializzazione per poter rispondere in maniera adeguata e non incorrere in pericoli professionali.
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Per capire come muoversi, dobbiamo distinguere tre tipologie più frequenti di strumenti che oggi convivono nello studio moderno.
Cosa fanno (Il Core): sono il vero motore procedurale dello Studio. Il loro punto di forza è la stabilità e la capacità di gestire flussi di dati enormi secondo regole predeterminate (normative). Eseguono operazioni logiche, gestiscono contabilità, i bilanci e la produzione dei dichiarativi. Nel tempo sono diventati dei "giganti" software in grado di integrare cicli attivi, passivi e importazioni massive, garantendo che i conti tornino.
Il ruolo dell'Intelligenza Artificiale (Funzioni di Supporto): recentemente, su questa solida base procedurale, le software house hanno iniziato a innestare moduli specifici di Intelligenza Artificiale. Attualmente non si tratta di una rivoluzione che cambia la natura del software, ma di funzionalità mirate ad automatizzare singoli task ripetitivi o di ricerca, come ad esempio attraverso:
Interfacce conversazionali: piccoli assistenti (spesso in chat laterali) per chiedere istruzioni sull'uso del software o dati rapidi senza navigare nei menu.
Supporto alla riclassificazione: algoritmi che suggeriscono i conti contabili o leggono fatture (OCR evoluto) per ridurre il data entry manuale. critico.
Ricerca documentale: aiuto nel reperire riferimenti normativi all'interno delle banche dati collegate.
Analisi dati base: cruscotti che aggregano i dati storici (già presenti nel gestionale) per offrire report più leggibili sullo stato di salute delle aziende clienti. Il Limite: Nonostante questi innesti tecnologici, la natura del gestionale rimane quella di un esecutore rigido e strutturato. L'IA è un aiuto che velocizza alcune pratiche, ma non sostituisce la logica di fondo del programma né la competenza del professionista. Il "grosso" del lavoro è ancora basato su regole certe e input precisi, dove il commercialista deve governare la macchina e validare ogni output
Il Punto Cruciale: perché l'IA Generica NON basta molti studi provano a usare i chatbot generici per quesiti fiscali e rimangono delusi o, peggio, indotti in errore. Perché succede? L'IA Generica è come un'enciclopedia uscita da un po' di tempo. Sa un po' di tutto, ma non conosce l'ultimo interpello dell'Agenzia delle Entrate uscito ieri. L'IA Specializzata è come un Codice Tributario vivente se viene addestrata verticalmente solo su leggi, decreti e circolari italiane. Serve specializzazione per poter rispondere in maniera adeguata. Senza un addestramento specifico (verticale) ed esclusivo sulla complessa normativa italiana, l'IA rimane un pericolo per un professionista.
Il Cervello, un comitato scientifico dedicato: la grande differenza rispetto a qualsiasi altra IA, generalista o meno, è chi c'è "dietro le quinte". Guido IA PRO è specializzato in normativa contabile, fiscale e societaria, Il cuore suo pulsante è il suo Comitato Scientifico, un team di esperti che lavora costantemente per garantire la massima accuratezza e aggiornamento, rendendo Guido sempre più preciso. Il comitato scientifico non utilizza banche dati pre-esistenti, ma istruisce “Guido” esclusivamente con:
All’interno dell’intelligenza artificiale sono presenti quindi esclusivamente contenuti selezionati con cura o ideati appositamente.
Cosa fa Guido IA PRO Grazie alla tecnologia unica e ai contenuti esclusivi di GBsoftware e del comitato scientifico, Guido IA offre funzionalità avanzate:
Un caso reale: La potenza della Specializzazione Scenario: l'obiettivo è ottenere una sintesi affidabile della "Legge di Bilancio 2025 e decreti collegati".
L'IA non sostituisce il Commercialista (lo potenzia) L'IA specializzata si fa carico della "pesantezza" della ricerca e della prima interpretazione, lasciando al professionista la parte nobile del lavoro: la decisione finale e la strategia. Guido IA PRO fornisce una risposta valida e ben documentata su cui costruire il proprio lavoro. Non serve imparare "prompt" complicati: Guido capisce il linguaggio del commercialista perché è stato addestrato da commercialisti.
Conclusione: scegliere l'affidabilità L'alternativa nel 2025 è tra usare l'IA genericamente (rischiando errori e perdendo tempo a verificare le fonti) o usare l'IA specializzata, guadagnando serenità e produttività. Uno studio che integra strumenti come Guido IA PRO di GBsoftware non sta solo "comprando un software", sta investendo nella propria affidabilità professionale, dotandosi di un collaboratore instancabile che lavora 24/7 a fianco del professionista.
L'evoluzione dello Studio Commercialista passa da strumenti concreti come Guido IA PRO. Puoi testare l’intelligenza artificiale al completo e in autonomia attivando la prova gratuita: utilizza Guido IA PRO per 15 giorni senza alcun impegno di acquisto.
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