Politica
Il sindaco di Passignano e candidato segretario Pd Sandro Pasquali con l'attuale segretario Tommaso Bori
Svolta nel congresso Pd. Sandro Pasquali, designato candidato segretario regionale del Pd dopo il responso delle urne che lo collocano al 60%, durante l'assemblea degli eletti della sua mozione, Passione democratica, ha confermato la sua disponibilità al "passo di lato" rispetto all’indagine che lo vede rinviato a giudizio. "Agirò nel bene del partito", ha detto Pasquali al Corriere dell'Umbria. E ha chiesto un mandato agli stessi suoi sostenitori per confrontarsi col livello nazionale al fine di individuare la strada migliore per definire i ruoli all'interno dell'organizzazione del partito, che potrebbe contemplare anche l'ipotesi, non esclusa, di individuare un nome alternativo da presentare all'assemblea regionale. Ventiquattro ore per fare tutti i passaggi necessari e decidere. Non è una fuga né una questione di codice etico: tutti i principali esponenti istituzionali dei dem intervenuti al vertice finito nel tardo pomeriggio di lunedì hanno ribadito massima fiducia nell’operato di Pasquali, la cui priorità è però mettere al riparo il partito da strumentalizzazioni ed eventuali attacchi esterni, politici, rispetto all’iter giudiziario da affrontare. Da qui la scelta di valutare su richiesta della mozione un cambio in corsa. Con l’obiettivo di individuare una figura in linea con i principi e i lavori di Passione democratica e non divisiva rispetto al Pd stesso, tenendo in considerazione anche la minoranza di Casa democratica, rappresentata da Carlo Emanuele Trappolino. È evidente che l’assetto del nuovo direttivo del partito che uscirà domani dall’assemblea regionale sarà fondamentale per la definizione dello schema che nel 2017 porterà al nuovo gruppo che rappresenterà i dem in Parlamento.
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