AGRICOLTURA
“L’Umbria rischia di perdere un settore strategico che vale 50 milioni di fatturato, costituito interamente da giovani imprenditori e imprenditrici e circa un migliaio di posti di lavoro, a causa dell’accanimento sconsiderato e del tutto ideologico del Decreto Sicurezza”. È quanto affermano in una nota l’onorevole Emma Pavanelli (M5S), il consigliere regionale Fabrizio Ricci (AVS) e l’assessore del Comune di Narni Luca Tramini, che giovedì 17 aprile 2025 hanno incontrato presso la Società Agricola Antichi Grani di Narni, in provincia di Terni, un folto gruppo di rappresentanti del settore canapicolo umbro.
Un settore che è cresciuto molto negli ultimi anni, creando posti di lavoro, attraendo giovani in alcune delle aree a forte rischio spopolamento della regione e contribuendo alla riconversione di terreni agricoli altrimenti abbandonati.
"Parliamo - spiegano in una nota Pavanelli, Ricci e Tramini - di imprenditori che da un giorno all’altro si sono ritrovati senza un’attività, con la merce ancora in magazzino, in molti casi già gravati dagli anticipi fiscali del 2025, e ora esposti anche al rischio di procedimenti penali. Una situazione insostenibile che rischia di costringere molte aziende a delocalizzare all’estero, con pesanti ricadute sull’economia locale. Siamo davanti a un attacco diretto all’imprenditoria sana e responsabile delle aree interne. Realtà che non solo creano lavoro, ma rappresentano un argine concreto allo spopolamento e una risorsa per il rilancio dei nostri territori. Oltre al dramma occupazionale, questa crisi rischia di rappresentare anche la pietra tombale per l’intera filiera della canapa in Umbria e in Italia, un comparto dalle grandi potenzialità ambientali ed economiche, oggi colpito da incertezze normative e da una gestione istituzionale miope".
"Continueremo a portare la voce di questi imprenditori nelle sedi istituzionali, chiedendo chiarezza normativa, tutela degli investimenti e una visione strategica per un settore che merita di essere sostenuto e valorizzato".
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