Attualità
E' stato presentato lunedì 14 aprile al Senato il disegno di legge a tutela delle edicole. Primo firmatario Walter Verini, senatore umbro del Partito democratico, che ha ringraziato il direttore del Corriere dell'Umbria e del Gruppo Corriere, Sergio Casagrande, "per la campagna in difesa delle edicole che ha oltrepassato i confini regionali ed è stata di stimolo per questa proposta". Con Verini i colleghi senatori e cofirmatari Cecilia D'Elia, Filippo Sensi e Enza Rando. Sono 20 in tutto i sottoscrittori. Nove articoli, con tanto di copertura finanziaria da 400 milioni, per sostenere edicole e distributori. Un ddl, ha specificato Verini, "aperto a tutti i contributi, per un percorso condiviso. Fare insieme e fare presto".
“La crisi delle edicole – ha detto Walter Verini - è legata alla crisi di giornali ed editoria e riguarda tutte le città, in particolare le aree più interne, che hanno conosciuto vere e proprie desertificazioni anche per questi esercizi, che sono veri e propri luoghi di prossimità e incontro sociale, ma anche presidi di libertà e di cultura, specie nelle aree periferiche del Paese. Non vogliamo svuotare il mare con il secchiello. Sappiamo dei cambiamenti epocali dell'informazione, ma riteniamo che ci debba essere uno spazio sia per la carta stampata sia per chi la carta stampata la vende. Non è una proposta di parte. Noi speriamo che il ddl venga assegnato velocemente alla commissione competente e vorremo che anche gli altri gruppi presentassero proposte. L'essenziale è fare insieme e fare presto perché tempo per queste attività non ce n'è”.
"La nostra - ha detto Cecilia D’Elia - non è una preposta nostalgica. Le edicole spesso sono l'unico punto vendita anche per i libri. Per questo auspichiamo un'interlocuzione trasversale con le altre forze politiche". La senatrice Enza Rando ha ricordato l’esempio di Farneta di Montefiorino, dove l’edicola è stata comperata da una studentessa 19enne ed è diventata un fortino anti spopolamento sull’Appennino modenese. “Le edicole - ha detto ancora il senatore Filippo Sensi - sono una parte importante del sistema dell'informazione, che è tutto a rischio, sotto attacco: i giornali di carta, i giornalisti, la cui sparizione sembra essere l'obiettivo di alcuni poteri, le edicole. L'editoria di carta ha un suo pubblico, è un'editoria di qualità. Dobbiamo richiamarci a una sorta di resistenza di fronte alla smaterializzazione dell'informazione. Di fronte agli algoritmi, le edicole rappresentano un luogo pubblico di un atto che non è solo individuale ma di scambio".
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