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Intelligenza artificiale ricostruirà la vela di Cimabue ad Assisi distrutta dal terremoto del 1997: impresa record con 80 mila pezzi microscopici da assemblare

Progetto sperimentale annunciato dal ministro della Cultura Alessandro Giuli: nel ciclo pittorico che ricomprende l'opera ancora da restaurare c'è anche l'affresco in cui è apparsa per la prima volta la scritta "Italia"

Alessandro Antonini

03 Marzo 2025, 16:33

Intelligenza artificiale ricostruirà la vela di Cimabue ad Assisi distrutta dal terremoto del 1997: impresa impossibile con 80 mila pezzi microscopici da assemblare

Il ministro Alessandro Giuli e Bruno Vespa alle Terme di Saturnia

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha annunciato un progetto unico al mondo per ricostruire, mediante l'ausilio dell'intelligenza artificiale, la vela del Cimabue andata perduta nel terremoto del 26 settembre 1997 nella basilica superiore di Assisi.

Sabato scorso, durante il Forum in Masseria edizione invernale organizzato da Bruno Vespa e Comin&partners alle Terme di Saturnia, il ministro ha dichiarato: "Siamo in una fase istruttoria e ho già effettuato sopralluoghi per visionare i frammenti. Non è un’opera facile, potrebbero volerci anni anche con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Posso dire che ci sono buone speranze e ci sarà impegno". Malgrado gli sforzi di esperti internazionali, fino ad oggi la ricostruzione dei resti del capolavoro è risultata impossibile. Si prevede che l'intelligenza artificiale giocherà un ruolo determinante nel riassestare la parte mancante dell'affresco di San Matteo di Cimabue, una distesa pittorica di 50 metri quadrati, che cadde da un’altezza di venti metri sopra l’altare. Questo affresco, parte del ciclo assisiate di Cimabue, è particolarmente emblematico anche perché in una delle vele (non danneggiate) apparve per la prima volta la parola "Italia". Sono 80 mila i frammenti, di dimensioni comprese tra 0,5 e due centimetri e possediamo l’immagine precisa di quella vela grazie a una mappatura eseguita poco prima del sisma. La sfida consiste nel riordinare questi piccoli pezzi, custoditi da oltre 25 anni in 800 cassette numerate conservate segretamente presso il Sacro Convento di Assisi.

Terminati i lavori del convegno, dialogando con Sergio Casagrande, direttore del Corriere dell’Umbria e del Gruppo Corriere, il ministro ha ribadito: "Non è un’opera facile, potrebbero volerci anni anche con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Posso dire che ci sono buone speranze e ci sarà impegno. Se riusciremo a completare la ricostruzione è presto per dirlo, ma stiamo operando affinché Assisi possa riacquistare anche quest’ultimo tassello dell’affresco crollato nel terremoto del 1997".

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