Politica
Le corsie dell'ospedale di Perugia
Si conferma la grande fuga dei pazienti. Umbria maglia nera nazionale sull’aumento della spesa della mobilità passiva. L’esborso per i residenti nel Cuore verde che vanno a curarsi nelle altre regioni è del più 24% tra il 2019 e il 2023, secondo l’ultimo report Agenas. Questo alla voce costi. Va male anche sul fronte ricavi (pazienti di fuori regione che vengono a curarsi in Umbria), con un meno 18% secondo solo al meno 20,3% del Friuli Venezia Giulia.
In numeri assoluti registriamo un saldo economico di -24.173.614 euro. Qui la caduta libera dal 2019 è evidente: il saldo della mobilità dei ricoveri parte da un dato positivo di 2.889.609 euro per passare nel 2020 a -3.253.163 euro, nel 2021 a -8.647.594 euro, nel 2023 a - 11.023.523 per poi arrivare ai - 24 milioni e rotti del 2023.
"Le regioni con il maggior saldo positivo - scrive Agenas - sono l’Emilia-Romagna e la Lombardia che presentano
risultati equiparabili (rispettivamente 387 milioni e 383 milioni). Il flusso migratorio per ricoveri ospedalieri è prevalentemente diretto da Sud a Nord. Tuttavia, si rileva anche una mobilità significativa tra le regioni del Centro-Nord, soprattutto quelle di
confine. In termini percentuali, il flusso migratorio è così suddiviso: 83,78% al Nord, 68,24% al Centro, e 27,22% al Sud. Le strutture ospedaliere maggiormente attrattive sono quelle private accreditate, che gestiscono
circa i tre quarti delle prestazioni di alta complessità".
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy