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UMBRIA

Motori sui sentieri, la denuncia del Cai di Terni: "Possibili danni a natura e animali, la commissione europea verificherà"

Redazione Web

23 Ottobre 2024, 16:51

Motori sui sentieri, la denuncia del Cai di Terni: "Possibili danni a natura e animali, la commissione europea verificherà"

La legge regionale che consente il transito dei veicoli a motore sui sentieri dell'Umbria ai banchi di verifica della Commissione europea. Come riportato dall'Ansa, la recente normativa "sarà inserita dai servizi della Commissione Ue tra quelle oggetto di un'indagine mirata a verificarne la conformità con le direttive europee su habitat e uccelli". 

Questa la risposta formale inviata dalla direzione generale Ambiente, Conformità, Governance e Sostegno agli Stati Membri al presidente del Cai di Terni, Massimiliano Raggi, che il 14 maggio, in accordo con il Gruppo regionale Umbria, aveva inviato un esposto-denuncia alla Commissione europea.

A renderlo noto è lo stesso Cai, che in una nota scrive: "L'articolo 7, commi 3 e 4 della legge regionale 28/2001, modificato dall'articolo 51-bis della legge regionale 17/2023, prevede che nel caso di sentieri, mulattiere, viali parafuoco e piste di esbosco e di servizio ai pascoli e boschi, il divieto di circolazione e la sosta dei veicoli a motore sussiste solo in presenza di appositi cartelli indicanti il divieto di transito". In assenza di tale segnaletica, continua il club alpino italiano, "tutte le infrastrutture viarie elencate si intendono aperte alla libera circolazione, anche quelle dei numerosi siti Natura 2000 per i quali, si ricorda dagli uffici della Commissione, ogni tipologia di intervento li riguardi deve essere oggetto di una opportuna valutazione dell'impatto sul sito stesso". Secondo il Cai "con la norma in questione niente di ciò è stato fatto. Come conseguenza dell'applicazione della legge regionale sui sentieri l'esposto indicava possibili danneggiamenti agli habitat naturali e alle specie animali presenti nelle aree". Il Cai di Terni denuncia quindi "la dubbia conformità con le direttive Ue. Le questioni relative alle norme in questione saranno sottoposte come quesiti alle autorità italiane, le cui risposte saranno poi valutato circa l'opportunità di aprire una procedura di infrazione". 

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