Sergio Donati
Partiamo dalla fine, quella lieta di una storia che racconta determinazione, resilienza e carattere: quella di Sergio Donati, noto imprenditore e proprietario di uno dei negozi di abbigliamento maschile più apprezzati di Perugia. Un sorriso smagliante e una verve da vero anchorman, di quelli del grande calibro che sanno catturare il pubblico non solo per esperienza ma anche per carisma. Dietro le vetrine del suo negozio, si nasconde una grande determinazione, una formazione e un amore per il proprio mestiere che ne fanno un esempio per chi crede ancora nel valore dell’artigianalità e del lavoro fatto con passione.
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La storia: dalla ferrovie alla moda
La storia di Sergio, quella che conosciamo oggi, non iniziò subito tra metri e tessuti. Negli anni ’70 vinse un concorso per le Ferrovie dello Stato: venne assunto e si trasferì da Foligno, dove era nato, a Milano. Il lavoro era alle ferrovie, ma il suo cuore era in corso Buenos Aires, che in quegli anni era uno dei cuori pulsanti di Milano: una lunga arteria commerciale animata da boutique eleganti, vetrine scintillanti e insegne luminose. Era il simbolo della Milano operosa e alla moda, dove sfilavano uomini in giacca doppiopetto e donne con pantaloni a zampa e occhiali maxi. Era la città che stava per diventare la “Milano da bere”. Qui avevano sede alcune delle prime boutique d’avanguardia, sartorie maschili, negozi di accessori e atelier femminili. Si respirava l’aria del cambiamento: la moda italiana stava nascendo e il Made in Italy cominciava a definire uno stile riconoscibile in tutto il mondo. Lì, in corso Buenos Aires, Sergio Donati intercettò Diego, al civico n. 1, il negozio di abbigliamento maschile in cui avrebbe potuto imparare e mettere a frutto i suoi talenti, ma non si propose come commesso: chiese di poter dare una mano con le pulizie e le consegne. Così iniziò la sua storia: alle ferrovie di giorno, garzone di bottega il pomeriggio: “Io impazzivo perché potevo toccare con mano quei tessuti”, confessa oggi con un sorriso malinconico.
La scelta
Imparare quel lavoro non fu facile: occorrevano manualità, precisione, gusto, dedizione e sacrificio, ma soprattutto una grande determinazione, la stessa che lo guidò quando, dopo otto anni, dovette lasciare Milano per tornare a Foligno ancora come dipendente delle Ferrovie. Questo avrebbe potuto essere il momento più difficile della sua vita, avrebbe potuto cedere e arrendersi, ma non fu così, perché riuscì a fare di quel cambiamento la scintilla che gli avrebbe cambiato la vita: lasciò il posto fisso alle Ferrovie dello Stato e si trasferì a Perugia dove, nel 1985, aprì la sua boutique di abbigliamento maschile: Donati Abbigliamento. “Il mio maestro mi aveva insegnato che se non rischi qualcosa, rischi ancora di più“, spiega oggi, pensando alla vetta che ha raggiunto e alle migliaia di abiti che ha venduto in questi anni.
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Oggi: social e riconoscimenti
Arriviamo a oggi: lo scorso ottobre, nell’ambito di un evento per celebrare gli 80 anni di attività di Confcommercio, ha ricevuto il premio Imprese Futuro Umbria. “Fin dall’inizio l’azienda ha fatto dell’eleganza, della qualità artigianale, dell’eleganza senza tempo e della cura per il dettaglio i propri valori distintivi”, gli annunciarono mentre gli veniva assegnato il riconoscimento. E non è l’unico: prima di questo, nel 2022, gli è stato conferito il Premio Lions Città di Perugia come esempio di imprenditore virtuoso. Il ragazzo di bottega oggi è proprietario di uno dei negozi più prestigiosi nel centro di Perugia. Le sue due figlie hanno fatto altre scelte e non seguiranno le sue orme; per questo Sergio, dopo diversi tentativi, ha cercato e trovato il suo erede: il ragazzo che continuerà a gestire la sua attività, donandogli il 10% delle quote. “Questo ragazzo era un orfano di padre, non aveva nessuna possibilità, ma tanta voglia di fare”, spiega Donati rassicurando i suoi clienti sulla continuità dell’attività nel futuro. Sergio Donati non si è fermato qui. Ha saputo adeguarsi ai tempi e ha cavalcato l’onda dei social. Dal 2020 padroneggia le vetrine di TikTok e Instagram, dove conta 292 mila follower che lo seguono dall’Australia al Canada, trasformando il suo negozio in un piccolo fenomeno internazionale. Alcuni hanno attraversato l’oceano per conoscerlo, fare acquisti nel suo negozio e visitare Perugia.
Oggi Sergio sorride ancora dietro quelle vetrine, con la stessa curiosità di quando lucidava i pavimenti della sua prima bottega. La sua regola principale? Credere nel proprio lavoro, anche quando sembra un salto nel vuoto.
