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Dal Gambia alla borsa di studio, così l'integrazione fa centro: la favola di Sulayman

Accolto nel percorso di affido familiare inserito nel progetto Sai del Comune di Corciano il ragazzo africano ora studierà in un collegio internazionale

Nicola Uras

24 Agosto 2025, 21:54

Dal Gambia alla borsa di studio, così l'integrazione fa centro: la favola di Sulayman

L'incontro in Comune con Sulayman

Accoglienza, integrazione e ora una grande sfida. E’ la favola di Sulayman, un ragazzo alla soglia della maggiore età, originario del Gambia che - accolto nel percorso di affido familiare inserito nel progetto Sai del Comune di Corciano - è risultato uno dei due vincitori in Italia del bando promosso dalla Commissione nazionale italiana per i collegi del mondo unito, pubblicato con il patrocinio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) e in collaborazione con Unicef e U-Report by Unicef. Adesso grazie a una borsa di studio del valore di circa 50 mila euro, il ragazzo potrà frequentare, per il biennio 2025-2027, il Collegio del mondo unito dell’Adriatico, con sede a Duino (Trieste), una delle scuole internazionali più prestigiose al mondo. La borsa di studio coprirà i costi di iscrizione, vitto, alloggio, attività accademiche ed extracurriculari.
Al termine del percorso, Sulayman conseguirà il Diploma di Baccellierato Internazionale (IB Diploma), che apre le porte alle più importanti università italiane e internazionali.



Un incontro carico di emozione a palazzo comunale di Corciano tra l’assessore al Welfare e alla Coesione sociale Giordana Tomassini e Sulayman, giovane minore straniero non accompagnato, accolto nel percorso di affido familiare inserito nel progetto Sai del Comune di Corciano. “Siamo orgogliosi di Sulayman, che con impegno, forza di volontà e straordinarie capacità è riuscito a conquistare un traguardo così importante. Essere uno dei due vincitori in tutta Italia è motivo di grande soddisfazione per lui, per la famiglia affidataria e per l’intera comunità di Corciano. Il suo percorso è la dimostrazione concreta che stiamo lavorando sulla strada giusta: quella di un’accoglienza che non è solo solidarietà, ma costruzione di futuro, opportunità e inclusione reale. Non posso che ringraziare tutti coloro che, nel dietro le quinte, lavorano assiduamente per la realizzazione del progetto” ha spiegato Giordana Tomassini, l’assessore al Welfare e alla Coesione sociale del Comune di Corciano, durante l’incontro celebrativo nel palazzo comunale alla presenza anche del vice sindaco Sara Motti e del consigliere comunale Silvia Guasticchi. Grande soddisfazione è stata espressa anche dall’intera équipe del progetto Sai e dalla famiglia affidataria della signora Celine, che hanno accompagnato il giovane in questo straordinario percorso.
Dal 2011, il Comune di Corciano è in prima linea nell’accoglienza dei minori in difficoltà, con percorsi innovativi di affido familiare in collaborazione con realtà del terzo settore come Frontiera lavoro, Asad e Arcisolidarietà ora d’aria.

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