CORRIERE FORUM
Massimiliano Marianelli, direttore del dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione
Al centro – e nel cuore – dell'idea di Ateneo targata Massimiliano Marianelli, direttore del Fissuf in corsa come prossimo rettore, ci sono "la cura" e "le relazioni". Declinate in ogni ambito: dalla "valorizzazione delle persone a tutti i livelli, all'interno e all'esterno dell'università", alla "sanità intesa come benessere delle persone e non solo come miglioramento della salute", fino alla "sostenibilità ambientale" e "l'efficientamento energetico". Del resto, come lui stesso sottolinea, "il programma si intitola Prendiamoci cura e non prendersi cura, in astratto, proprio perché è un rapporto di reciprocità". E di cura, applicata alle persone, nel programma di Marianelli ce n'è in quantità. A partire da quella riservata agli studenti, a cui vuol garantire non solo la già esistente no tax area per redditi fino a 30 mila euro, ma anche una low tax area per chi ha un Isee di poco superiore, "perché – dice – succede che per il gradino successivo ai 30.000 euro i costi sono troppo alti e la crisi economica sta peggiorando la gravità di questa situazione".
Il profilo: Massimiliano Marianelli nasce a Città di Castello 50 anni fa. Da tre anni direttore del dipartimento di filosofia, scienze sociali, umane e della formazione, è professore ordinario di Storia della filosofia. Marianelli si è laureato in filosofia nel 1998, ha proseguito la carriera accademica con un dottorato in ricerca in filosofia e scienze umane, conseguito nel 2003 con tesi intitolata Il linguaggio dei miti in Simone Weil. Nel 2009 entra a far parte dell'Università degli Studi di Perugia come ricercatore, ottenendo la posizione di professore associato nel 2015 e, tre anni dopo, quella di professore ordinario. Oltre all'attività didattica e di ricerca, ha ricoperto diversi incarichi accademici, tra cui quello di presidente del presidio della qualità dell'Università degli Studi di Perugia e delegato del Rettore per l'area didattica dell'ateneo. "Queste esperienze - dichiara - mi hanno portato a maturare una visione integrata dell'Università, in cui didattica, ricerca, terza missione e gestione accademica si intrecciano per favorire un ambiente di crescita stimolante e inclusivo”. Le sue ricerche si concentrano sul pensiero di Simone Weil, sulla filosofia francese del Novecento e sul rapporto tra filosofia e storia della filosofia. Ha pubblicato numerosi studi su questi temi, tra cui: La metafora ritrovata. Miti e simboli nella filosofia di Simone Weil (2004); Ontologia della relazione. La "convenientia" in figure e momenti del pensiero filosofico (2008). Il programma elettorale è consultabile al link: https://www.massimilianomarianelli.com/programma.
Diritto allo studio garantito anche con gli alloggi, il Pass Tpl – "su cui occorrerà ancora tornare a investire" – e un "necessario accordo con Trenitalia per ovviare alle difficoltà legate alle infrastrutture". La cura pensata da Marianelli non si ferma al tangibile e va nel profondo: "Da parte mia avrò una particolare attenzione per le fragilità relazionali, acuite dopo la pandemia. Intendo intervenire non solo con servizi psicologici per gli studenti, in parte già esistenti, ma creando in questo campo una rete che sia un faro anche per il territorio e con dei percorsi di accompagnamento specifici per gli studenti con Dsa. Per me, stare attenti ai più deboli è una priorità assoluta".
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Attenzione particolare anche al dopo laurea: "Formazione post laurea e job placement sono centrali". E in questo senso Marianelli dice di voler valorizzare i dottorandi, anche con una loro rappresentanza nelle sedi deputate. Da valorizzare fortemente, anche a livello economico, per lui c'è anche il personale tecnico amministrativo, bibliotecario, collaboratori ed esperti linguistici.
Non solo persone: "L'università nel prossimo sessennio si troverà di fronte a grandi sfide, per questo sarà necessario un impegno per ripensare sistemi di insegnamento e didattica. Rapportarsi all'intelligenza artificiale e all'innovazione tecnologica è un impegno etico e politico". Un impegno riguarda anche le sedi decentrate: "A Terni voglio realizzare un dipartimento interdisciplinare, anche con Narni, che abbia al centro Medicina". Una facoltà che, più di altre, ha a che fare con un diritto costituzionale specifico: "Dobbiamo avere una visione chiara della medicina in Umbria, che non è solo un centro sanitario, sociale ed economico, ma deve creare percorsi di cura che tendano al benessere della comunità". Per questo, grazie a un’organizzazione dell’Ateneo che va snellita, si deve "raggiungere l'obiettivo dell'azienda integrata universitario-ospedaliera".
La semplificazione accompagnata dalla costruzione di reti sono anche le chiavi per "consentire proficue relazioni con il mondo produttivo e lavorativo". Le stesse che servono a trasformare l’Unipg in un "centro di riferimento attivo e solido non solo per la regione ma anche per ambiti nazionali e internazionali specifici", come "i percorsi attorno all’educazione alla pace, all’accoglienza o ai cambiamenti climatici".E per farlo, si parte dal potenziamento della ricerca di base, anche con "progetti per premiare le più interessanti attività innovative", che passano attraverso "la partecipazione alla programmazione da parte delle varie componenti universitarie", grazie all’"ascolto di idee e necessità".
Esercitando, in ultima analisi, quella cura, reciproca tra persone e collettiva verso il bene comune e la comunità, che Marianelli ha posto a fondamento del suo impegno.
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