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Marcello Signorelli, direttore del dipartimento di Economia (foto Belfiore)
“Di fronte a un contesto storico complesso e a risorse di finanziamento ordinario tagliate fortemente lo scorso anno e in declino reale, l’Università di Perugia si trova a un bivio, tra luci e criticità significative. La rotta per il futuro non può prescindere da una svolta di concretezza realista e dalla necessità di conquistare le risorse portandole al massimo con azioni efficaci. La chiave? Un metodo partecipato funzionale che privilegi una qualità di selezione dei delegati superiore per affrontare con rapidità e continuità le troppe direzioni di miglioramento urgente: dalle infrastrutture alla semplificazione, dal diritto allo studio alla valorizzazione del personale docente e Tab, fino a una comunicazione che sappia dare valore anche globale all’impatto dell’Ateneo e alle sue attività”. E’ un fiume in piena di idee e contenuti Marcello Signorelli, direttore del dipartimento di Economia all’Università degli Studi di Perugia.
Il profilo: Marcello Signorelli, nato a Città di Castello nel luglio del 1964 , è attualmente direttore del dipartimento di Economia e professore ordinario di Politica economica all’Università di Perugia. E’ membro eletto del Consiglio di presidenza della Società italiana di Economia, dove coordina la Commissione per la divulgazione scientifica e la comunicazione, e ricopre anche il ruolo di commissario di Abilitazione scientifica nazionale per il Gsd Politica economica. Inoltre, fa parte del consiglio della Banca d’Italia di Perugia. Tra i suoi incarichi di rilievo, è stato presidente eletto della European Association for Comparative Economic Studies (2010-2012), membro del Senato accademico dell’Università di Perugia (2014-2016), presidente del Consiglio Intercorso in Economia (2017-2020) e membro della Commissione per le relazioni internazionali della Società Italiana di Economia (2016-2019). Formatosi principalmente all’Università di Siena, ha svolto attività di ricerca e insegnamento anche presso università prestigiose come Columbia University, University of Warwick, University College London, Hitotsubashi University di Tokyo e la Higher School of Economics di Mosca. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca internazionali, nazionali e locali finanziati e che, in diversi casi, lo hanno visto come coordinatore. Dal 1995, ha insegnato in vari atenei italiani, specializzandosi in Politica Economica, e ha promosso accordi Erasmus con università come UCL, Reykjavik University, University of Warsaw e la stessa Higher School of Economics di San Pietroburgo. Il programma elettorale completo è consultabile al link www.marcellosignorelli.it
“Il mio metodo - spiega - è basato su una concretezza realista nel ruolo del rettore e una innovativa e originale modalità di selezione dei delegati che farò realmente dopo le elezioni raccogliendo manifestazioni di interesse che vaglierò con estremo rigore. Infatti, una parte considerevole delle azioni dei delegati deve essere volta a portare le risorse complessive al massimo per consentire realmente i necessari completamenti carriera per gli abilitati ordinari, reclutamenti, progressioni e welfare per il personale nonché interventi sulle strutture”. Marcello Signorelli pensa anche a un’Università più incisiva, più connessa con il territorio e più attenta alle esigenze reali degli studenti e delle istituzioni. “L’Università di Perugia può e deve fare molto di più – afferma – soprattutto nel collaborare attivamente con le istituzioni regionali e con i diversi attori sociali. La cosiddetta terza missione, quella che lega ricerca e didattica al territorio e oltre, va rafforzata in modo concreto”. Al centro del progetto di rilancio, c’è il dipartimento di Medicina e Chirurgia, che rappresenta un nodo strategico non solo per l’Ateneo ma per l’intero sistema sanitario e scientifico regionale.
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“Il contributo del dipartimento – spiega – deve tornare ad essere centrale, grazie a un’azione di qualità del rettore e di delegati scelti per meriti e competenze, senza logiche elettorali. Serve una rinnovata considerazione delle attività cliniche, scientifiche, didattiche e di terza missione, rilanciando con forza le Scuole di specializzazione, promuovendo la nascita di un Irccs e potenziando la sede di Terni”. Ma l’attenzione di Signorelli non si ferma alla governance, alle risorse e alla sanità: gli studenti sono al centro della sua visione. “Bisogna preservare ed estendere ciò che già esiste, come la no-tax area e il bonus trasporti, in piena sinergia con la Regione. Occorre affrontare con urgenza l’emergenza abitativa che colpisce i fuori sede e ampliare i servizi per matricole e laureandi. Il diritto allo studio deve essere un obiettivo concreto e le rappresentanze studentesche vanno sostenute con risorse molto maggiori”, dice. Infine, Signorelli rivendica il proprio approccio pragmatico e orientato ai risultati: “Ho scelto un metodo basato sulla qualità e sulla razionalità delle scelte, con una visione che guarda ai prossimi sei anni e non ad una miope strumentalità elettorale. Solo così si possono attrarre più risorse e costruire un Ateneo più solido, aperto e capace di essere protagonista nel futuro dell’Umbria”.
Le priorità? Sono numerose e richiedono azioni rapide e continue in un contesto complesso. Tre errori da evitare: sovrastimare le capacità di azione del rettore (“serve realismo”), trascurare la qualità nella scelta dei delegati (“centrale per attuare deleghe specifiche”) e sottovalutare il tema delle risorse (“vanno conquistate portandole al massimo”). “Il nodo - evidenzia - non è nelle idee e nelle buone intenzioni, ma nella capacità effettiva di realizzarle: qui servono metodo, deleghe di qualità massima e una gestione efficace e attenta ai dettagli”.
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