Perugia
Una volta mentre erano in auto insieme lui le aveva strappato dalle mani il telefono cellulare e le aveva dato un pugno in piena faccia. L’aveva immobilizzata e le aveva stretto le mani al collo. In quell’occasione erano ancora fidanzati, ma poi lui, un 33enne perugino, aveva continuato con il suo atteggiamento ossessivo e controllante e la donna, alla fine, dopo essersi rivolta al centro antiviolenza di Ponte Pattoli e a una psicologa, lo aveva lasciato. Le molestie però non sono terminate con la fine della relazione, e anzi, nonostante la donna, negli anni successivi lo abbia bloccato sia sul telefono che su tutti i social, e abbia intrapreso una nuova relazione sentimentale, ha continuato a subire incursioni dell’ex fidanzato che alla fine ha denunciato. E proprio nei prossimi giorni si terrà l’interrogatorio dell’uomo, assistito dall’avvocato Riccardo Vantaggi.
Nello specifico, secondo quanto gli contesta il sostituto procuratore, Gianpaolo Mocetti, il 33enne “con condotte reiterate maltrattava, offendeva e molestava, sia verbalmente che fisicamente, la ex fidanzata” in modo da causare alla donna “un perdurante stato di ansia e di paura” tanto da “ingenerare nella donna un fondato timore per la propria incolumità”.
Nel lunghissimo capo di imputazione per stalking, vengono ripercorsi molti episodi di cui la giovane era stata fatta bersaglio. Secondo la procura, il 33enne l’avrebbe “contattata sia tramite messaggistica istantanea che tramite social in maniera ripetuta per ottenere informazioni sulle persone che frequentava e sui suoi spostamenti”. Sempre secondo le contestazioni, l’uomo “pretendeva di essere informato, tramite l’inoltro di screenshot, circa le conversazioni telefoniche e le chat che intratteneva con persone diverse da lui”. Una volta, quando i due erano ancora fidanzati, lui l’aveva spinta facendola cadere a terra perché non era stato invitato a pranzo a casa dei genitori di lei, e l’aveva minacciata dicendole “devi morire” e coprendola di insulti.
In un’altra occasione le aveva dato uno schiaffo in volto perché lei gli aveva detto che la sua famiglia era più importante di lui.E poi aveva deciso di lasciarlo, ma lui aveva continuato ugualmente a infastidirla, nonostante la donna, dopo un po’ di tempo, avesse intrapreso un’altra relazione. La donna ha denunciato che negli ultimi due anni, in diverse occasioni, ha trovato il suo ex nei luoghi che lei frequentava, e che ha avuto “atteggiamenti provocatori” sia nei suoi confronti che verso il suo nuovo fidanzato. Secondo quanto emerso inoltre, il 33enne, si sarebbe registrato su Facebook con un profilo diverso dal suo e avrebbe iniziato a infastidire la donna chiedendole dove vivesse e contemporaneamente facendole capire che era a conoscenza dei momenti in cui poteva essere sola, perché il fidanzato era impegnato fuori casa. Per tutti questi motivi, il 33enne deve rispondere di stalking.
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