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"Cura, ascolto e partecipazione": il professor Marianelli presenta il suo programma

Il direttore del Fissuf illustra i contenuti della sua candidatura a Rettore

Francesca Marruco

23 Aprile 2025, 21:57

"Cura, ascolto e partecipazione": il professor Marianelli presenta  il suo programma

Il professor Massimiliano Marianelli (foto Belfiore)

L’università di cui il professor Massimiliano Marianelli vuol “prendersi cura”, diventandone Rettore, è quella di adesso. “Non è solo al futuro che dobbiamo pensare, ma anche al nostro tempo - ha detto - perché gli studenti, cuore pulsante di tutto ciò che facciamo, sono il presente che ci interpella con forza e ci stimola ad avere attenzione”. E la cura, declinata in ogni argomento del programma di Marianelli, Ordinario di storia della filosofia del Fissuf, di cui è direttore, passa per tre concetti chiave: l’ascolto, imprescindibile come la partecipazione e la necessaria programmazione che in questo caso è condivisa. Il tutto affrontato con umiltà. Lo ha spiegato lui stesso, martedì mattina nell’aula magna di Palazzo Florenzi, dove è stata spostata la presentazione della sua candidatura, inizialmente prevista in aula tesi, vista l’altissima affluenza di persone (circa 200): “Il Rettore, a mio modo di vedere, è colui che fa un passo indietro per dare voce a tutti. Ed è quello che ho già fatto nel cammino che mi ha portato fin qui. Ci siamo messi in ascolto di tutti con umiltà, e insieme abbiamo costruito un programma condiviso che, proprio per questa sua genesi, è autorevole. Non serve un potere autoritario che a monte risolve le cose da solo”.

Un programma (consultabile sul sito www.massimilianomarianelli.com) in cui la “cura” e la “valorizzazione”, che sia di biblioteche (“cuore e base di ogni ricerca”), ricercatori (“troppo spesso trascurati”) o studenti (“che devono affrontare nuove fragilità”) sono il fil rouge. Che si traducono in azioni concrete con “i dipartimenti che devono tornare al centro della vita dell’Ateneo”: Marianelli vuol convocare gli stati generali e impostare un “modello basato sulla sussidiarietà in cui il Rettorato e le strutture centrali operino al servizio della crescita e della valorizzazione delle realtà dipartimentali”. Cura condivisa anche per gli aspetti più tecnici con un “bilancio preventivo, partecipato e di programmazione” in cui le voci "attenzione agli spazi" e "attenzione alle persone" si traducono in "efficientamento energetico" e "reclutamento di personale". Nel cuore del programma poi gli interventi indirizzati agli studenti con “il rafforzamento del diritto allo studio", "l’estensione della no-tax area e l’introduzione di una low-tax area”; "l'istituzione di sportelli antiviolenza e di servizi psicologici" e il "potenziamento dei percorsi di orientamento". 

Non mancheranno, in caso di elezione, “un’attenzione a tutte le sedi decentrate con particolare riferimento a Terni che deve diventare polo strategico”; “il potenziamento delle biblioteche” con "nuove assunzioni, spazi adeguati, programmazione a lungo termine", "la rappresentanza per i ricercatori, anche nel Senato accademico", “il consolidamento delle reti con gli altri atenei” e “il welfare per studenti, docenti e tutto il personale”. Discorso a sé quello per Medicina, “paradigma di una rinascita dell’umano che deve avere al centro la cura”. Va “conclusa rapidamente la convenzione con la Regione” e per farlo, secondo Marianelli, si deve “rafforzare il collegio dei clinici e ripensare l’organizzazione dipartimentale che dovrà essere coordinata da un Clinico e valorizzare diverse competenze". Per Marianelli inoltre si deve avviare un percorso serio e strutturato per creare un IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) "centrato sul tema delle fragilità (oncologiche, cronico-degenerative e sociali)". Nota a margine non solo di metodo ma anche di contenuto, per le Pari Opportunità: "Non mi piace parlare di quote rosa - ha detto in conferenza -, servono soluzioni concrete e strutturate, non è possibile che solo il 26% delle colleghe donne acceda a ruoli apicali nonostante la preparazione altissima: metteremo in campo tutti gli interventi necessari per contrastare le disuguaglianze di accesso e carriera". 

Nell'Ateneo sognato dal filosofo Marianelli, definito da pilastri non negoziabili quali il concetto di comunità, ricerca, ambiente, accoglienza e pace non manca la concretezza necessaria per potenziare l'innovazione: il direttore del Fissuf propone un Teaching & Learning Center (TLC) per la formazione continua del personale e un forte impulso all’internazionalizzazione con doppie lauree, diplomi europei ed Erasmus Mundus. E se gli si chiede di fare un balzo in avanti con l'immaginazione, dice: Vorrei lasciare un Ateneo più attrattivo, capace di farsi modello di riferimento, dove il senso di appartenenza si traduca in azione concreta. Vorrei che nei 720 anni che l’Università di Perugia celebrerà nel prossimo sessennio, potessimo guardare con fierezza alla nostra identità pubblica e internazionale, facendo sì che ‘Unipg 1308’, una delle più antiche Università degli Studi, possa essere riconosciuta come una comunità di riferimento. Le nostre parole - ha concluso - sono forti perché autentiche, autorevoli perché tengono insieme, nel dialogo - che è lo spazio della comunità scientifica - tradizione e innovazione. Un’università aperta, attenta all’ambiente e ai cambiamenti, accogliente e quindi inclusiva, un’Università in cui il senso di appartenenza diventa forza per il futuro”.

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