Venerdì 05 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

UMBRIA

Processo penale telematico, l'App non funziona e scatta l'allarme dei magistrati

La digitalizzazione rischia di rallentare il processo

Francesca Marruco

17 Aprile 2025, 12:41

Processo penale telematico L’App non funziona L’allarme dei magistrati

Sergio Sottani, procuratore generale

Partenza molto più che complicata per il processo penale telematico, che dal primo aprile sarebbe dovuto entrare in funzione a pieno regime e che invece, non solo stenta a essere effettivamente utile, ma crea problemi e lungaggini che nulla hanno a che vedere con l’auspicata semplificazione. Il dato allarmante emerge da un incontro tra tutti i procuratori del distretto umbro il procuratore generale, Sergio Sottani, che si è tenuto martedì mattina. In particolare, a creare enormi problemi è la piattaforma App, sviluppata dal ministero della Giustizia. Nella nota ufficiale della procura generale viene ripercorso quanto accaduto: “Il primo gennaio, quando la piattaforma fu introdotta per la prima volta, i problemi riscontrati la rendevano inutilizzabile. Molti tribunali intervennero per evitare un blocco del sistema, mantenendo una doppia modalità di deposito. La speranza era che nel trimestre successivo si potessero risolvere i problemi riscontrati” ma così non è stato.

La stessa “grave situazione è stata riscontrata nel distretto umbro dove si registra una carenza anche nell’assistenza agli Uffici”. I procuratori umbri hanno evidenziato “l’altro nodo cruciale che riguarda l'iscrizione delle notizie di reato. Questa fase del procedimento, di competenza esclusiva del pm è fortemente limitata dalla rigidità del software: non è possibile eliminare o modificare adeguatamente i reati, né correggere eventuali errori. La gestione telematica, anziché semplificare il lavoro, lo complica notevolmente, rallentando i tempi di iscrizione rispetto al metodo tradizionale. L’informatizzazione della giustizia è un passaggio necessario e inevitabile, ma deve essere attuata con strumenti efficaci. L’intento dei magistrati umbri non è quello di tornare al cartaceo, ma valutare caso per caso l’efficienza del nuovo sistema e di autorizzare, in caso di criticità, il deposito cartaceo per garantire la continuità dell’attività giudiziaria”.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie