CULTURA
Un viaggio nel tempo tra arte e ingegno. Si è alzato il sipario sulla mostra My Way dell'artista perugino Angelo Buonumori, inaugurata sabato 15 marzo al Centro espositivo della Rocca paolina (Cerp). L'esposizione, realizzata con il sostegno di Fondazione Perugia e il patrocinio del Comune e della Provincia di Perugia, resterà aperta al pubblico fino al 13 aprile. Presenti all'evento di apertura Francesca Pasquino, consigliera della Provincia di Perugia, Fabrizio Croce, assessore alla cultura del comune di Perugia, il giornalista Sandro Allegrini e l'artista Angelo Buonumori.

E' stata presentata da Sandro Allegrini: "Angelo Buonumori presenta alla città una rassegna della sua inesauribile creatività d’artista. Lo fa squadernando aspetti editi e inediti di una ricerca che si è dipanata nell’ultimo ventennio. In questa mostra, tra le modalità note, ritroviamo i ritratti pittorici e grafici, che non si limitano a catturare un soggetto, Angelo ne delinea la personalità e cerca di leggere il personaggio senza infingimenti, libero dalla menzogna che lo vuole veritiero. Ne escono ritratti essenziali, completi, anche se apparentemente incompiuti. Dimostrando come, nel campo dell’arte, l’economia sia sempre bellezza. Altra sezione che lambisce il divertissement sono le tabulae pictae dell’alfabeto. Si tratta di un ardito mix di immagini e testi che spesso non hanno, o non vogliono avere, un nesso logico. Di sicura originalità il capitolo Blow up che cita il film di Antonioni e, in qualche modo, elabora e potenzia il senso di meraviglia suscitato dalla scoperta / constatazione di come nella realtà possano essere inclusi lacerti di verità".

Si tratta di un percorso "che incrocia - prosegue Allegrini - materia e tecnologia e che stimola di più la curiosità, l’aviditas cognoscendi, secondo l’intuizione del Metastasio: La meraviglia/dell’ignoranza è figlia e madre del saper. E siamo alla sezione Abstract, che propone connotati tutt’altro che astratti. Si tratta di una presunta astrazione che poggia saldamente su elementi di forte suggestione realistica in cui intercettiamo facilmente elementi della natura, del corpo umano in un ludus ininterrotto, di balzi e di rimpalli, tra immagine e parola. Una di queste opere si intitola I did it my way, l’epigrafe della famosa canzone interpretata da Sinatra da cui nasce il titolo della mostra. E non può essere - questa proposta da Angelo - altro che la legittima e orgogliosa rivendicazione di uomo e di artista: quella di essere vissuto a modo suo. Esprimendo, come sempre ha fatto, la propria identità di persona alla perenne ricerca dei perché".
Nei saluti ai tanti intervenuti alla presentazione, Pasquino ha ricordato che: "Il Cerp è uno dei posti più incantevoli di Perugia perché mette a disposizione degli artisti diverse sale dove potersi esprimere e dare spazio alla propria creatività. Con questa mostra, dopo un attento restauro da parte della Provincia di Perugia, inauguriamo una nuova stagione del Centro espositivo che permetterà a questo luogo di tornare ad essere protagonista della vita culturale di Perugia".

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