Sabato 06 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

Perugia

Mattanza dei cavalli, le intercettazioni choc: "Domani accoppamo la cavalla appestata, sta nel camion col collo rotto"

Nelle prime fasi dell'inchiesta un allevatore indagato ha confessato

Francesca Marruco

11 Febbraio 2025, 23:56

Mattanza dei cavalli, le intercettazioni choc: "Domani accoppamo la cavalla appestata, sta nel camion col collo rotto"

Il mattatoi clandestino in Puglia

“Domani l’accopamo” diceva uno dei macellai clandestini finiti nell’inchiesta della procura di Perugia che ha portato all’emissione di cinque misure cautelari, parlando con uno dei commercianti di Cannara finito ai domiciliari. Parlavano di una, come la definiscono loro, “cavalla appestata che stava a terra sul camion col collo rotto”. L’animale dunque, non solo era stato mandato in un macello clandestino anche se non era stato cresciuto per il consumo umano, ma era anche malato e dolorante. Crudeltà oltre il crimine. Il cavallo è tra gli oltre cento che sono stati mandati a morire brutalmente nel macello clandestino a Foggia in cui, gli odierni arrestati, smembravano capi non destinati al consumo umano per venderli come carne da mangiare. L’associazione animalista Horse Angels definisce l’inchiesta del Nas di Perugia, coordinata dall’aggiunto, Giuseppe Petrazzini, un’indagine “che potrebbe fare scuola, in cui, per la prima volta è stata ricostruita tutta la filiera”.


E l’inchiesta, come emerge dagli atti, è nata per l’onestà di una veterinaria che ha deciso di non poter far finta di non vedere. E così, ha fatto presente a chi di dovere che in una stalla di Gubbio c’era una movimentazione strana di cavalli. I militari del Nas quindi erano andati a chiedere spiegazioni e alla fine avevano portato a casa una confessione. L’allevatore di Gubbio infatti - anche lui indagato ma senza misure - racconta ai carabinieri che un commerciante di Cannara gli aveva chiesto di far figurare il passaggio di alcuni cavalli presso il suo allevamento. Ma di quei cavalli in realtà a Gubbio non s’era vista nemmeno l’ombra. Il transito per la sua stalla serviva poi per far “sparire” il cavallo dalla banca dati nazionale. Lunedì mattina in sede di interrogatorio di garanzia, il commerciante di Cannara si è avvalso della facoltà di non rispondere. La figlia, ai domiciliari insieme a lui, ha rilasciato dichiarazioni spontanee. Il loro legale, Gabriele Caforio, ha chiesto la revoca della misura. Il gip si è riservato.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie