Perugia
Presidio fuori dal tribunale
Non luogo a procedere per Alfredo Cospito e altri 11 anarchici. Lo ha deciso il gup di Perugia, Angela Avila, oggi, 15 gennaio, pomeriggio al termine della discussione in fase di udienza preliminare. Cospito e lo spoletino Michele Fabiani, insieme agli altri 10 erano accusati a vario titolo di apologia e istigazione all'eversione e di alcuni episodi di danneggiamento. nel novembre del 2021 i Ros di Perugia avevano eseguito sei misure cautelari nei confronti di altrettanti esponenti dell'area anarchica. Le accuse erano legate alla pubblicazione di un giornale ritenuto clandestino, Vetriolo.
L'avvocato Flavio Rossi Albertini che difende Cospito, al 41 bis almeno fino al prossimo anno, dichiara: "Abbiamo ottenuto un risultato per cui abbiamo lottato sin dalla prima ora. Qui si tendeva a mistificare la libera espressione di un proprio pensiero politico facendolo passare per reato. Non dimentichiamoci che anche grazie all'operazione Sibilla era stato chiesto il 41bis per Cospito. E adesso che tutti sono stati prosciolti, come anche in un'altra inchiesta di Roma che era stata usata per il 41bis, spero che ciò induca il ministro che sarà deputato a questa decisione, qualora ne fosse chiesto il rinnovo, a negarlo".
Soddisfazione espressa anche dall'avvocato Carmelo Parente, che assiste Michele Fabiani: “Sono materie molto delicate, i reati di opinione possono riguardare tutto e tutti, non solo gli anarchici, è importante che il giudice lo abbia valutato con l’attenzione necessaria e non lo abbia ritenuto configurabile”.
Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'avvocato Caterina Calia: "Hanno voluto criminalizzare ogni attività riconducibile a quell'area anarchica per anni, ma come noi abbiamo sempre sostenuto non c'era alcuno dei reati che la procura aveva contestato".
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