Ferdinandi, conferenza di fine anno: "No ai taser, in arrivo case della partecipazione. Il 2025 anno della concretezza"

Nella conferenza di fine anno della giunta Ferdinandi, a Perugia, due temi tengono banco. La sicurezza e la partecipazione. “I taser? Come indicato da Amnesty e Onu, può essere un’arma letale se utilizzata contro persone con lo stato di salute compromesso dall’uso di alcol e droghe. Vanno tutelati gli operatori della sicurezza ma anche gli autori di delitti. Per cui siamo a lavoro per individuare dotazioni differenti che tutelino entrambi i soggetti.

Su Fontivegge i perugini devono sapere che attualmente le risorse impiegate per il contrasto sono le stesse di prima. È un luogo in cui non c'è fermento commerciale ed economico e che quindi ha bisogno di un'iniezione di vitalità culturale, economica e sociale.

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È un luogo in cui il design urbano è drammatico da un punto di vista di sicurezza perché è un luogo fatto di piazze chiuse, di cunicoli, di continui angoli ciechi e scuri e quindi ha bisogno di un intervento che lo riqualifichi verso un design urbano che sappia promuovere una sicurezza naturale, maggiori luci, maggiore illuminazione, maggiore videosorveglianza” ha detto la sindaca sulla sicurezza a Fontivegge. Ferdinandi ha poi annunciato per “febbraio una conferenza in cui spiegheremo il crono programma con cui tradurremo le linee programmatiche sulla partecipazione in realtà. Contiamo di riuscire a fare in modo che già a settembre del 2025 comincino le prime azioni di animazione territoriale per l’individuazione delle 13 case della partecipazione che vogliamo restituire come strumento principe della partecipazione alla nostra città”. Un 2025 che la sindaca vuole all’insegna “della concretezza”.