COMMERCIO
Mercato Vianova in via Mazzini
Il centro storico di Perugia perde un altro pezzo, il Mercato Vianova saluta per sempre l'acropoli. Chiude uno dei locali più in voga della città negli ultimi anni. In via Mazzini da 12 anni, è stato un punto di riferimento per pranzi, aperitivi, cene e dopocena diventando un vero e proprio fulcro della vita notturna. La chiusura è stata annunciata dallo staff nei profili social del locale, dedicando ai propri affezionati clienti una lettera d'addio:
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"Dopo 12 anni, è arrivato il momento di salutarci. Non è stata una decisione facile, ma questa è la fine della nostra avventura. Abbiamo vissuto con voi tanti momenti importanti: alcuni resteranno per sempre nella nostra memoria tra i ricordi più belli; altri sono stati davvero difficili da superare, come la pandemia o il declino di un centro storico in crisi sempre più profonda. Ogni cliente è stato parte della nostra famiglia, e porteremo con noi ogni sorriso, ogni gesto d’affetto, ogni critica ed ogni abbraccio ricevuto in questi anni. Grazie a chi ci ha scelto, anche solo per un caffè. Grazie a chi ha creduto in noi, ai collaboratori che nel tempo sono stati l’anima di questo luogo. Anche se il nostro viaggio si ferma qui, il ricordo di Mercato Vianova rimarrà vivo. Ci auguriamo di aver lasciato in voi un pezzetto della nostra anima, come voi avete fatto con noi".
Il locale rimarrà aperto fino all’Epifania, giorno in cui al Mercato Vianova andrà in scena il The last dance, così annunciato dallo staff: "E se avrete piacere, il 6 gennaio vi aspettiamo dalle 21:30 in poi per salutare Mercato Vianova e per ringraziarci a vicenda di ciò che abbiamo condiviso in questi anni vissuti insieme. Con gratitudine infinita, Lo staff di Mercato Vianova".
Una lunga lettera è stata pubblicata anche dal titolare di Mercato Vianova, Luca Baccarelli. In un post su Facebook fa un bilancio dell'attività. Dalla scommessa dell'apertura nel 2013 quando il centro storico "viveva il suo momento più buio" all'offerta enogastronomica innovativa e di qualità, fino alle "indimenticabili notti di Umbria Jazz". Poi le difficoltà della pandemia, anche se quella più difficile è stata "nel luogo in cui ho scelto di aprire Mercato Vianova, il centro storico di questa città. È davvero una missione ai limiti dell’impossibile, oggi, avere un’azienda nell’acropoli di Perugia. Ci si deve affidare alla casualità degli eventi ed io - da imprenditore - questo non lo posso più accettare. Si vive con la sensazione di abbandono da parte di chi amministra la città, con l’angoscia di una programmazione e visione completamente assenti. In 12 anni non ho mai percepito ci fosse una volontà e capacità programmatica di invertire la rotta e ripensare un ecosistema in profonda crisi d’identità.
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