SANITA'
Cinque milioni e mezzo per potenziare l'Ospedale di Perugia. Questo è quanto è stato messo in campo per la realizzazione della nuova Terapia intensiva del nosocomio e la ristrutturazione del Pronto soccorso. Nella mattinata di lunedì 4 novembre sono stati consegnati dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, Giuseppe De Filippis, al direttore dei lavori, Fabio Mastellone di Castelvetere, i cantieri da realizzare in zona ospedale.

Cosa prevedono questi progetti, finanziati con il piano nazionale e regionale di riorganizzazione sanitaria? Per quanto riguarda Terapia intensiva, i lavori si impegnano a realizzare, con un fondo da 1,7 milioni, una nuova area critica con 12 posti letto. L'opera, come scritto in una nota dell'Azienda ospedaliera perugina, "riguarderanno l’intera ala sinistra situata al primo piano del blocco D (ex-Silvestrini), circa 720 metri quadri di superficie, dove fino a pochi giorni fa vi era ubicata parte dell’area ortopedica, e comprenderanno anche l’adeguamento sismico".

Oltre alle 12 camere intensive, continua l'Azienda, "verranno allestiti, all’ingresso della struttura, due ampi spazi di vestizione e svestizione per i sanitari e familiari visitatori provvisti di bagni con doccia, che garantiranno una rigorosa separazione tra le aree 'pulite' e le aree 'contaminate' di fondamentale importanza per prevenire la diffusine di infezioni e assicurare la sicurezza dei pazienti, del personale medico e dei visitatori. A questi spazi si aggiungono - continua la nota - un open space per infermieri, con consolle digitale per monitoraggio continuo dei pazienti, ampi studi medici e zone relax per sanitari e familiari dei pazienti". De Filippis ha voluto poi sottolineare che grazie a questa nuova terapia intensiva si "potenzia l’area critica cardio-toraco-vascolare passando dagli attuali otto posti letto a dodici futuri. L’area sarà completamente rimodulabile in caso di eventuali nuove emergenze pandemiche”.

Sul fronte del Pronto soccorso, si parla di 3,8 milioni di euro investiti. Qua il lavoro si incentra sull'intera area, fino "agli spazi attuali della Centrale del 118 che verrà trasferita nei locali di Via Enrico dal Pozzo di proprietà dell’Azienda ospedaliera di Perugia". Le opere di ristrutturazione comprendono, oltre ai lavori di adeguamento sismico, anche il rifacimento di tutti gli impianti idrici, termici ed elettrici speciali del Pronto soccorso e la previsione di fine lavori è fissata per giugno 2026. “Passeremo dagli attuali 1.500 metri quadri di superficie ai 2.025 metri quadri – spiega De Filippis - avremo una sala di attesa più ampia, quattro ambulatori polifunzionali (ad oggi sono tre), un open space per visite mediche, uno spazio per osservazione dei pazienti già visitati, due ingressi separati, uno riservato ai pazienti gravi barellati che arrivano con ambulanza o elisoccorso e l’altro ai pazienti meno gravi che si muovono autonomamente, un’ampia area riservata agli accessi in caso di emergenza pandemica comprensiva di spazio triage e ambulatori separati. Inoltre, avremo un incremento a sedici posti letto di OBI (Osservazione Breve Intensiva), al momento sono dieci e dislocati lontano dal Pronto Soccorso, e apriremo uno spazio dedicato esclusivamente al Pronto Soccorso pediatrico, con ambulatorio e sala di attesa riservati e separati da quelli per pazienti adulti".
Per quanto riguarda la dotazione delle apparecchiature, De Filippis conferma che si trasferiranno "in tre aree separate interne al Pronto soccorso, l’ecografo mobile, il macchinario per la radiologia convenzionale e la TAC da poco installata", così da dedicare questo parco tecnologico "solo all’emergenza-urgenza". Nonostante l’importante cantiere, assicura il direttore generale dell'Azienda ospedaliera perugina "continueremo ad assicurare i servizi sanitari e il Pronto soccorso rimarrà sempre operativo".
Nel pomeriggio di lunedì 4 novembre, Mastellone, direttore del cantiere, ha consegnato le aree da ristrutturare alle imprese esecutrici dei lavori che inizieranno ad operare già dalle prossime settimane. Le imprese che lavoreranno sono tutte umbre e nello specifico si tratta della Gervasi Impianti Tecnology Srl di Spello, per gli impianti idraulici, della GIS General Impianti System Scarl di Foligno, per gli impianti elettrici, e della Edilco Srl di Perugia per i lavori edili. L’intero progetto esecutivo dei lavori è sotto la direzione interna di Luca Gusella, responsabile dei lavori e direttore del servizio tecnico patrimoniale dell’Azienda ospedaliera di Perugia che ha in carico il cantiere.
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